Trama
Nelle foto di Parigi degli anni Sessanta lo si può vedere in mezza alla folla, non lontano da Daniel Cohn-Bendit. A Nanterre, è uno studente di filosofia e attivista. Preferirebbe legger Foucault piuttosto che il Libretto rosso di Mao ma ciò non impedisce al regista Jean-Luc Godard di dargli il ruolo di un esegeta di Mao in La cinese. Il suo nome era Omar Blondin Diop e la sua fu un'esistenza che, seppur breve, si svolse su diversi livelli tra Parigi, Dakar e Pechino. Diop morì giovanissimo nel 1973 nella prigione di Gorée, al largo della costa del Senegal, dove la promessa di libertà che sognava si è trasformata in repressione.
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