Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
In Italia il commissario Berni incastra un mafioso, Scalia, che è stato braccio destro del superboss Barresi, al momento latitante. A quanto risulta, Barresi potrebbe essere negli Usa: ecco che Berni e Scalia vi si recano, in incognito.
Perchè Da Corleone a Brooklyn, che pure ne avrebbe tutte le carte in regola, non è diventato uno scult assoluto? La presenza contemporanea (anche se non sono in scena insieme quasi mai) di Maurizio Merli e Mario Merola - il buono e il cattivo della situazione, nonchè per antonomasia di tutto il cinema di genere di quel periodo - già basterebbe a garantire l'eternità a questa pellicola, senza contare le presenze in ruoli di contorno di Van Johnson, Venantino Venantini, Sonia Viviani, Laura Belli e altri ancora (di una particina, non accreditato, per il giovane Luca Barbareschi è necessario almeno fare accenno). Eppure la regia di Umberto Lenzi, corretta, senza sbavature, unita al suo mestiere nel confezionare ritmo & azione a volontà senza scadere nell'estremo o nel banale, 'rovinano' per così dire l'aura trash che aleggia su questo titolo. Rimangono comunque godibili appieno le tipiche, celebrate non-recitazioni dei due protagonisti e qualche momento grossolano qua e là, in una trama (sceneggiatura di Lenzi e Vincenzo Mannino) fondamentalmente poco esuberante, ma che non offre alcunchè in termini di originalità. Apprezzabile colonna sonora di Franco Micalizzi. 3/10.
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