Espandi menu
cerca
Metropolis

Regia di Fritz Lang vedi scheda film

Recensioni

L'autore

AndrewTelevision01

AndrewTelevision01

Iscritto dal 18 settembre 2016 Vai al suo profilo
  • Seguaci 17
  • Post 6
  • Recensioni 320
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Metropolis

di AndrewTelevision01
10 stelle

Il mediatore fra il cervello e le mani deve essere il cuore!

-Maria

scena

Metropolis (1926): scena

Anno 2026: in un futuro distopico ci viene presentata la città di Metropolis, ritratta da divisioni classiste e schiavismo. In una tranquilla giornata il figlio dell'imprenditore Joh Fredersen (Alfred Abel), Freder (Gustav Fröhlich), si innamora perdutamente di Maria (Brigitte Helm), insegnante e profeta raffigurata come un angelo sceso dal cielo per aiutare chi ha bisogno. Un giorno però, Joh fa visita al professore/scienziato pazzo Rotwang (Rudolf Klein-Rogge), quale mostra lui la sua ultima invenzione: l'uomo macchina. Con esso, Rotwang ha il compito di sostituire l'uomo, in tutti gli ambiti possibili a partire dal lavoro. Dopo una discussione sul contenuto delle mappe degli operai, costretti al continuo lavoro (come una classe proletaria), entrambi decidono di rapire proprio Maria, in modo da poter trasferire le sue sembianze nell'uomo macchina per evidenziare il lato negativi degli operai, e quindi indurli alla distruzione delle macchine.

Uno slogan promozionale presentato durante l'uscita del film diceva "Guardatelo e descrivetelo!": bene, mi sembra quasi impossibile.. il perché? "Metropolis", diretto dal regista tedesco Fritz Lang, è probabilmente il miglior film che io abbia mai visto. Partendo dalla regia: è impressionante la schematizzazione di quest'ultima nel film, vengono curati i minimi dettagli, per non parlare della profondità di campo molto presente nella prima mezz'ora (e non), ed esso è suddiviso, come un'opera lirica in tre parti, "Prologo", "Intermezzo" e "Furioso". La cosa che più mi ha colpito sono state le tematiche: la schiavitù, il dittatorialismo, la manipolazione, ma anche il medievalismo parecchio presente nella terza parte del film. La Helm è stata meravigliosa: non è da tutti creare un personaggio dolce, timido, ma anche pregno di paura, tanta paura nei confronti del pericolo e ribaltarlo con il suo alter ego, sperimentandolo nella maniera più geniale, ovvero grazie alla scienza. Parlando di citazioni si notano, in maniera piuttosto evidente, riferimenti alla Bibbia: per citarne uno la Torre di Babele, storia che Maria racconta agli operai per predicare la pace e felicità future. Penso che questo personaggio abbia reso vivo il film soltanto con la sua presenza: senza di esso mancherebbe tre quarti di storia, e la critica sociale enorme che il film tende a fare, sarebbe più che inutile. Perciò dichiaro il personaggio di Maria salvatore del film! 

Il film è stato rivalutato decenni dopo la sua uscita: purtroppo fu un flop in Europa e, nonostante i 5,3 milioni stimati di budget, fece 75.000 reichsmark (moneta tedesca) al botteghino. In America venne stroncato da alcuni critici, quali puntarono più sui ruoli di Freder e Maria che al film intero: uno di loro, persino, definì banale il concetto di "amore" nel film (bah..). Venne considerato da Adolf Hitler il suo film preferito. Fu da ispirazione a George Lucas per la creazione del personaggio di C3P0, della saga di "Star Wars" e a Osamu Tezuka per l'omonimo manga (di cui ne venne fatto un adattamento anime nel 2001), e venne citato in molti altri film, tra i quali "Blade Runner". 

"Metropolis" è, quindi stata per molti film la madre di molti ispirazioni, che variano da libri a film, a musica (es. "Radio Gaga" dei Queen) e molto altro. Un film che merita la fama che ha.

10+.

 

 

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati