Regia di Fritz Lang vedi scheda film
Storia del cinema e non solo. Lang rivoluziona il genere con scelte visive straordinarie che da sole integrano un’idea o un concetto: la ricostruzione della città e delle macchine industriali (ispirata da un viaggio a New York del regista tedesco e ancora impressa nell’immaginario collettivo e di molti autori che l’hanno ripresa o copiata) è una perfetta rappresentazione dell’ambizione frenetica e incontrollabile dell’uomo, dei pericoli del progresso e dell’alienazione causata dalla tecnologia. Lang, inoltre, dirige le masse alla perfezione, dando vita a scene corali di rara bellezza e riesce a raccontare una storia ed un intreccio complesso, ricco di eventi e di interpretazioni, assolutamente innovativo per i tempi. Si va, infine, oltre il semplice “prodotto cinematografico” attraverso la descrizione delle condizioni sociali della Germania del tempo, la denuncia delle ingiustizie sociali, del pericolo iper-tecnologico, ma anche dell’instabilità delle masse, tendenti all’autodistruzione se guidate da leader non illuminati. Finale con messaggio morale che adesso definiremmo didascalico, tuttavia perfetto come conclusione del film e risultante, come tutta l’opera, di incredibile attualità.
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