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Scarlet Diva

Regia di Asia Argento vedi scheda film

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Karl78

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La recensione su Scarlet Diva

di Karl78
2 stelle

Asia è(ra) famosa per sbroccare e per essere 'ribelle' in modo che più convenzionale non si può - cosa peraltro assai comune nel mondo artistico, musicale e cinematografico soprattutto: una retroguardia che si crede avanguardia. Ecco, il tutto, insieme a un po' di paturnie post-adolescenziali da pseudo-diva, confluisce in quest''opera' prima e quasi ultima - per nostra fortuna; per nostra sfortuna invece, allora non c'era YouTube altrimenti quello era il suo posto piuttosto che la sala. Il fascino rilevato da altri io non l'ho subito. Nemmeno ho assistito a scene realmente sexy che mi abbiano sfruculiato. Senza contare che era dagli anni '80 che non vedevo una tale foresta amazzonica tra le gambe di una donna. E pensare che ci fa assistere anche ad una scena di depilazione delle ascelle: Asia, è più in giù che devi andare... Comunque, fortuna che a un certo punto entra in scena una vera attrice: la divina Selen.

 

Dopo aver enumerato una tale caterva di difetti che non farebbero andare oltre la singola stella nemmeno se dietro la macchina da presa ci fosse Kubrick, Emanuela Martini "per dirla in termini brutali" aggiunge - a motivo delle 3 stelle - che "ha più sangue e coraggio dei tantissimi film italiani di oggi, asfittici, educati, manierati, tutti in fila pronti per la loro bella seratina televisiva". Scarlet Diva invece "in televisione non ci andrà mai, se non a notte fonda: troppo sesso, nudo, cocaina, sballi, troppo poco moralismo e nessun posto dove andare. Troppo pressapochismo anche nel coniugare i sobbalzi vaganti della videocamera con i grandangoli a effetto dei flashback. All’autrice servirebbe qualcuno che scrivesse al posto suo. Ma, almeno, ha il coraggio di mettere in piazza la sua anima, di scavare dove nessuno, spesso nel nome della forma, scava più, di mettersi davanti allo specchio, rasarsi, truccarsi e cominciare a piangere".

 

E 'sti cazzi? Il piattume e la mancanza di coraggio sono spesso presenti all'appello oggi come allora, ma dove stia/fosse qui il coraggio lo ignoro. Ah ho capito, si tratta del coraggio "di mettersi davanti allo specchio, rasarsi (dappertutto tranne dove ne avrebbe bisogno), truccarsi e cominciare a piangere". E 'sti cazzi di nuovo non ce lo mettiamo? Oppure si tratta del coraggio di scansare a priori il passaggio televisivo? Me cojoni, gli eroi epici le fanno una pippa a due mani (pippa, sì, chissà cosa si nasconde nel profondo di quella boscaglia...).

 

Quanto al sangue, lo scrittore pulp Thomas Prostata soleva far andare a braccetto "il sangue e la merda". Nell''opera' della "pulp, molto pulp, pure troppo" Asia Argento di sangue poco, di merda invece...

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