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Matrix Resurrections

Regia di Lana Wachowski vedi scheda film

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Souther78

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La recensione su Matrix Resurrections

di Souther78
1 stelle

La cosa migliore di questo film è non guardarlo, e fingere di vivere in un mondo dove non sia mai stato realizzato. Tra dialoghi risibili, attori osceni, totale assenza di senso, stupro dell'idea originale del primo capitolo, scene d'azione visivamente brutte e sonoramente disturbanti... bleah!

Prima ancora di vederlo, sapevo già cosa avrei trovato e cosa no: la totale assenza dei significati presenti nel primo film, e, probabilmente, attitudini opposte. Come lo sapevo, lo spiegherò più avanti. Per adesso soffermiamoci sulla descrizione dell'opera(zione): trattasi di entità a metà tra il remake e il sequel della trilogia. Sì, infatti, qui non si sono limitati a citare a piene mani il primo Matrix, ma pure tutti gli altri, insieme appassionatament, in un mucchio selvaggio e informe. Ad avviso di chi scrive, comunque il capostipite è stato un film a sè stante, mentre il primo sequel un pappone inguardabile e vergognoso, e il terzo, perlomeno un action fantascientifico degno di interesse ma privo di contenuti.

 

Già le premesse della realizzazione di questo sequel fuori tempo massimo erano assai rivelatrici: Laurence Fishburne non sarebbe comparso perchè.... "nessuno l'ha chiamato" (e che motivo sarebbe? Il "retroscena", apprendiamo, sarebbe che la produzione voleva un attore più giovane), e Hugo Weaving, perchè il/la regista all'ultimissimo istante ci avrebbe ripensato/a, dicendo che non voleva più adeguare la propria agenda a quella dell'attore per girare assieme, e quindi grazie e arrivederci. Non so dire perchè non abbiano voluto Fishburne, ma francamente la scusa narrativa per sostituirlo è talmente patetica, che se realmente avessero pensato la sceneggiatura in quel modo dall'inizio, allora la stima verso il pubblico sarebbe veramente sotto la suola delle scarpe. Un'idea più cretina sarebbe stato difficile farla partorire perfino a un bimbo delle elementari, e un protagonista più odioso difficile pensarlo. Ovviamente, niente Weaving, niente agente Smith. E io che pensavo la scelta di estrometterlo fosse dovuta all'impossibilità di giustificare 20 anni di invecchiamento dell'attore (nel film un mero software).

 

Viste le premesse, cioè trattare lo spettatore come un idiota demente che deve essere sistematicamente raggirato, va da sè che io abbia cordialmente ricambiato il "favore", disprezzando integralmente i pipponi ellittici del senso che il meno che mediocre cast propina tra una scazzottata alla Bud Spencer & Terence Hill e l'altra. Inutile cercare un senso a una trama che fa del non-senso la propria aspirazione più alta (e pienamente realizzata!). Al confronto, perfino il secondo capitolo, una schifezza incomprensibile che complicava inutilmente un messaggio elementare e (quindi) verissimo, è stato un capolavoro supremo.

 

Il messaggio originario di Matrix era, non dissimilmente da altri film dei medesimi registi, la descrizione metaforica (ma nemmeno tanto) del destino dell'umanità, piegata e asservita al controllo di altri (che verranno poi descritti in Jupiter e il destino dell'universo), convinta di vivere in un mondo reale che è invece olografico (ma questo, ormai, lo ammettono pure molti scienziati illustri).

 

Come facevo, quindi, a "sapere" il contenuto di questo film? Come direbbe Biglino, ho fatto finta che...

Ho fatto finta che quanto descritto dal compianto Credo Muttwa, storico e custode della cultura Zulu intervistato a più riprese da David Icke, fosse vero. Questi raccontava di essere entrato in contatto con diverse specie aliene, e che in esito ad alcuni di questi incontri, fosse accaduto qualcosa in lui che l'aveva cambiato nel modo di pensare, e perfino il suo orientamento sessuale.

Sempre facendo finta che... i registi di Matrix e di vari altri film assai rivelatori di verità occulte, avessero appunto inteso fare opera di divulgazione attraverso quei lungometraggi, e considerato che, a un certo punto della loro vita, in età più che adulta, e pure con matrimoni alle spalle, per di più praticamente nello stesso periodo, hanno addirittura cambiato sesso entrambi... mi sono detto: "non è che per caso c'è un'analogia?". Quando, poi, ho sentito uno/a di questi dichiarare che il primo Matrix fosse una metafora della transessualità, il sospetto è cresciuto: l'affermazione è perlomeno ridicola, diciamocelo. Soprattutto, prima di allora non è mai esistito alcuno che abbia fornito una simile interpretazione (tantomeno i registi!). Ecco che, quindi, "facendo finta che..." sia vero che qualcuno controlli l'umanità (come detto in Matrix), e che chi risulta scomodo viene boicottato, eliminato, o "controllato", ragionando sul percorso personale e intellettuale dei registi ero giunto alla conclusione che questo episodio non avrebbe potuto avere il contenuto del primo. E tant'è stato. E scommettiamo che i prossimi film di costoro non ricalcheranno mai più certe orme? 

 

In ogni caso, che si voglia "far finta che", o meno... questo film è peggio che inguardabile: propaganda lgbqt più o meno latente, polpettone indigeribile di battutacce da pseudo geek nerd 12enni, con scene d'azione che rasentano il ridicolo, ralenti da parodia, un cast che sembra composto da dilettanti, un protagonista completamente fuori ruolo e per nulla credibile... il finale sembra poi la ciliegina sulla torta: come se non fosse bastata la tortura intellettuale di dialoghi imbecilli, trama insulsa e ritrita, facce da cretini di attori, durata totalmente inutile, stupro concettuale e fattuale del primo episodio... mancavano pure qualcosa come 11-12 minuti di titoli di coda (che io mi sarei vergognato pure di comparirci), con la fatale scenetta demente, che solitamente arriva però dopo i primissimi titoli, e qui invece alla fine della fine della fine... per far dire altre stupidaggini idiote ad altri cretini inguardabili. E qui la domanda è: quale emittente trasmetterà 13 minuti di titoli di coda? Quale spettatore è rimasto in sala 13 minuti per vedere quei 4 deficienti? Io, lo ammetto, ho messo "avanti veloce" solo perchè ero fermamente convinto che, data la demenza manifesta dell'opera, non potessero mancare le scenette finali. E, infatti, eccole là, a dare il colpo di grazia. 

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