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Trama

Tre ragazzi che vivono in una cittadina olandese hanno una grande aspirazione, diventare campioni di motocross. Gli allenamenti e le gare si alternano alle rispettive vicende sentimentali. Tutti e tre i ragazzi si innamorano di una biondina che gestisce assieme al fratello una rosticceria. Ma un brutto giorno, il più abile dei tre, subisce un gravissimo incidente, rimane paralizzato e si uccide.

Note

Il film non ci risparmia scene di sesso e di violenza, non è adeguatamente sostenuto da una solida sceneggiatura e soffre la mancanza di un equilibrio narrativo. Rutger Hauer si è ritagliato il ruolo di un campione di motocross.

Commenti (2) vedi tutti

  • Un racconto corale e amaro,fatto con personaggi ben delineati,cinema ruspante che non si tira indietro su nulla (sesso compreso).

    leggi la recensione completa di ezio
  • Truzzata incredibile, le misurazioni falliche poi sono da barzelletta di Pierino. C'è il (cattivo) gusto della provocazione, ma è tutto il resto che manca.

    commento di movieman
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

supadany di supadany
8 stelle

Se Paul Verhoeven è diventato un regista conosciuto in ogni dove per film appettibili al pubblico più comune è anche grazie, tra le altre, ad un’opera come “Spetters”, l’ideale di cinema più lontano che si possa immaginare dall’iter hollywoodiano, ma il talento è talento ed il coraggio rimane(va?) un merito. Un film assolutamente… leggi tutto

7 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

kosmiktrigger23 di kosmiktrigger23
6 stelle

Fin dagli esordi Paul Verhoeven ha già ben saldi in mente quelli che saranno i capisaldi del suo cinema: fare film turpi in cui gente turpe fa cose turpi, subisce cose turpi, si veste in modo turpe e in generale vive in modo turpe, il tutto - possibilmente - supportato da una colonna sonora atroce. Come succede spesso il diavolo è nei dettagli, e varie scene amene dimostrano la… leggi tutto

2 recensioni sufficienti

2018
2018
2017
2017

Recensione

champagne1 di champagne1
7 stelle

La condizione giovanile di provincia sviluppata attraverso le vicende di un gruppo di amici, appassionati di motocross e assetati di vita.   Veroheven ci racconta uno scorcio delle giornate di un sonnacchioso sobborgo di Rotterdam, dove i ragazzi del luogo iniziano a gustare il profumo dell'esistenza attraverso le corse in moto e le prime esperienze sessuali, vivendo quella fase della…

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2016
2016

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supadany di supadany
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Se Paul Verhoeven è diventato un regista conosciuto in ogni dove per film appettibili al pubblico più comune è anche grazie, tra le altre, ad un’opera come “Spetters”, l’ideale di cinema più lontano che si possa immaginare dall’iter hollywoodiano, ma il talento è talento ed il coraggio rimane(va?) un merito. Un film assolutamente…

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Fin dagli esordi Paul Verhoeven ha già ben saldi in mente quelli che saranno i capisaldi del suo cinema: fare film turpi in cui gente turpe fa cose turpi, subisce cose turpi, si veste in modo turpe e in generale vive in modo turpe, il tutto - possibilmente - supportato da una colonna sonora atroce. Come succede spesso il diavolo è nei dettagli, e varie scene amene dimostrano la…

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Recensione
Utile per 2 utenti
2013
2013
2012
2012

Recensione

alan smithee di alan smithee
8 stelle

Un Verhoeven giovane che ci parla della frenesia post adolescenziale, della vitalità sfacciata, ormonale, prepotente e calcolatrice di una banda di giovani ventenni alla ricerca del successo, della gloria, del modo più facile per far soldi e vivere sulla cresta dell’onda lavorando poco e divertendosi molto. Tre ragazzi bulletti ed arroganti, aspiranti motociclisti di rally locali, che…

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Recensione

maso di maso
10 stelle

    VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI   Scrivere un opinione su "Spetters" rappresenta per me un ritorno all'infanzia quando avevo più o meno sei anni e la mia visione del mondo era casta e pura come il culetto di un neonato e gli organi di espletazione di cui il Signore ci ha dotato erano denominati passerina, pisellino e sederino. Dove vuole andare a parare…

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Recensione

ezio di ezio
8 stelle

Racconto corale e amaro oltreche' realista (alcune scene sfiorano L'hard core).Certo distante anni luce dal Verhoeven in terra americana e per questo resta un film imperdibile e da vedere assolutamente.La Soutendijk e' la stessa attrice protagonista di IL QUARTO UOMO:

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2009
2009
2008
2008

Recensione

sasso67 di sasso67
6 stelle

Verhoeven dimostra un buon talento registico, anche se nel 1980 era difficile prevedere che sarebbe divenuto uno dei maggiori direttori di Hollywood. Sfruttando anche la tradizionale libertà olandese in materia di morale sessuale, poi, Verhoeven può permettersi di affrontare tematiche che alle nostre latitudini si stenta a mettere in scena perfino oggi, e il regista di Amsterdam lo fa,…

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Recensione
2007
2007

Ci vorrebbe una Micra

Dying Theatre di Dying Theatre

Il mio amico LeGinestre è pazzo. Mangia polveri sottili a pagamento. Lo fa per vezzo, non per necessità. Per poi poterne raccontar di belle, ottusità violacee, ridenti stilizzazioni di cammelli quando sei chiuso…

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Playlist
2006
2006

[Non scritta]

Dying Theatre di Dying Theatre

La pornorafica sovraesposizione di tanti dicibilissimi silenzi. Pause sprecate. Sfigurate. Graffiate da artigli di nebbia e scomposizioni di beltà. Modulate voci reclamano, orrendamente, ascolto. Gesti pretesi, e…

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Playlist

Recensione

InfernaleQuinlan di InfernaleQuinlan
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devo ammettere che conosco veramente poco verhoeven;da piccolo avevo visto atto di forza e robocop ma non mi ricordo niente tranne che mi avevano molto impressionato.spetters è un film che non si tira indietro davanti a niente ,vuole mostrare la realtà,quella realtà olandese ed europea che il regista conosce molto bene,fatta soprattutto di ipocrisia,di bigottismo e del mito del successo e…

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Recensione
2003
2003

Recensione

zombi di zombi
8 stelle

sarò peso a volte, ripetitivo e magari ignorante anche, ma paul verhoeven da quando è andato a hollywood si è uniformato. questo è quello che mi è venuto da dire subito, a freddo. poi potrei aggiungere che è un pò come hitchcock, e cioè che è nella seconda fase della propria carriera... basic instinct è stato un caso e ha lanciato quello splendore della stone, e purtroppo, fatto…

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Recensione
2002
2002
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