Espandi menu
cerca
Daddy Nostalgie

Regia di Bertrand Tavernier vedi scheda film

Recensioni

L'autore

sasso67

sasso67

Iscritto dal 6 dicembre 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 96
  • Post 64
  • Recensioni 4485
  • Playlist 42
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Daddy Nostalgie

di sasso67
8 stelle

Buon film di sentimenti e d'attori. Non il migliore di Tavernier (che per me resta "Che la festa cominci..." del 1975), risentendo talvolta di un'affettazione tipica di tanto cinema francese, specialmente quando si pone come obiettivo di mostrare le piccole cose di tutti i giorni (la canzone ricorrente del film s'intitola appunto "These Foolish Things"). Il film però dovrebbe essere visto soltanto per la mostruosa prova d'attore di Dirk Bogarde, un attore di cui varrebbe la pena di vedere almeno il 95% delle interpretazioni. E del resto questo Daddy Nostalgie rappresenta il suo ultimo film, anche se il grande attore è morto nel maggio del 1999. Fra l'altro credo che la riuscita del film dipenda in gran parte, oltre che dalla presenza del "mostro sacro", dal grado di coinvolgimento dei principali artefici del film: la sceneggiatrice Colo O'Hagan scrive un copione autobiografico, ispirandosi al rapporto intrattenuto con il proprio padre; Tavernier, ex marito della O'Hagan, perse il padre proprio durante le riprese del film; Bogarde era un inglese di padre olandese, mentre la Birkin è un'inglese che ha lungamente vissuto in Francia. Nel film Carol è la figlia di un inglese, probabilmente un diplomatico, e di una francese, e infatti parla in inglese con il padre e in francese con la madre. Nelle due intense settimane che la figlia ha modo di passare a stretto contatto con i genitori a seguito della malattia del padre (da piccola era spesso affidata alla tata), nell'incombere della morte si assopiscono gli egoismi del vecchio Daddy e i sentimenti di rivalsa della figlia, mentre emergono i legami veri e forti che tengono unita l'anziana coppia, al di là dei normali screzi un po' infantili e un po' bisbetici tra moglie e marito.
Detto di alcuni difettucci, che affliggono spesso il cinema francese in quanto tale (tranne, Dio gliene renda merito, la nouvelle vague), rendendolo talvolta "preziosamente ridicolo", vorrei ancora una volta richiamare l'attenzione che i sottotitoli - presenti nelle parti dialogate in inglese - bianchi su sfondo bianco non si leggono.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati