La recensione su Red Dot

di alan smithee

4 stelle

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In mezzo alla neve, feriti, lui piangente e lei in fuga….. qualcosa di grave è occorso, e la storia comincia dall'inizio a raccontarci perché una coppia con problemi di convivenza è finita per cacciarsi in quel guaio senza uscita.

Sono David e Nadja i due coniugi in questione, ed un viaggio organizzato di un weekend per vedere tra i ghiacci nella foresta l'incanto del fenomeno dell'aurora boreale nelle terre artiche svedesi, pare all'uomo il modo migliore per imbroccare la marcia giusta nei confronti della consorte, studentessa di medicina in attesa di laurearsi, e moglie segretamente incinta propensa a comunicarlo al marito.

Già in viaggio e ancor più in loco, l'ostilità della gente in cui i due coniugi si imbattono, li costringe a guardarsi indietro con estrema cautela, anche se i veri problemi cominceranno a sorgere quando i due, assieme al loro simpatico cane, si ritroveranno in mezzo alla steppa nordica, con la meraviglia dei bagliori boreali da una parte, e la minaccia di un folle che tenta di sparar loro.

Sarà solo l'inizio di una fuga da un pericolo che i due coniugi continueranno ad identificare in modo sbagliato, inducendo lo spettatore, ignaro dei particolari fondamentali che verranno alla luce solo a tempo debito, a farsi idee non meno sbagliate delle due vittime.

Certo il film le studia tutte per galvanizzare il suo pubblico, ma è anche vero che i personaggi coinvolti si riducono a ripetitivi cliché di personaggi già visti e stravisti, con situazioni che paiono scopiazzate da capisaldi del cinema di tensione come Un tranquillo weekend di paura, che differisce dalle soluzioni proposte soprattutto per la differente ambientazione, ma rispettando dinamiche molto similari.

Opera seconda dello svedese Alain Darborg, Red Dot fa rifermento già dal titolo alla minaccia del punto rosso con cui inizia a verificarsi il vero pericolo che finirà per devastare la vita della sfortunata coppia.

Ma né gli attori protagonista, né i personaggi a cui sono impegnati a dar vita, risultano nulla di originale, e la vicenda che anima l'azione di chi tenta di farli fuori, risulta come un intrigo un po' troppo costruito a tavolino per risultare minimamente credibile od appassionante.

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