Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Un film nato male e cresciuto peggio, con alle spalle una storia triste da flm di genere fine anni 80. Siamo nel pieno tramonto della carriera di Fulci, contornato ormai da case di produzione che non pagano, collaboratori inaffidabili, tecnici di grana grossa e attori spesso inadatti. Il Fantasma di Sodoma racchiude tutti questi aspetti e li porta a un nuovo livello di putridume mai visto nella filmografia del regista romano. I produttori chiudono baracca nel bel mezzo delle riprese e questa è la tragedia finale che va ad accanirsi su un prodotto già affetto da numerosissimi difetti. Si dice addirittura che le riprese le abbia finite Mario Bianchi, come nel caso di Zombi 3, diretto per la maggior parte da Fragasso e Mattei.
La storia non sa di nulla e fa acqua da tutte le parti, la sceneggiatura ha buchi grossi come voragini, intere scene girano a vuoto senza legarsi l'una con l'altra, la scrittura fa vomitare e gli attori non sono degni di questo nome. Più che un film di Fulci, sembra un Joe D'Amato venuto male: storiella horror che sfocia nel thriller in salsa erotica. Due sezioni sono perlomeno decorose: l'orgia iniziale e la partita a carte/roulette russa tra lo scemo della casa e il fantasma nazista. Questi venti minuti scarsi di film riescono a tenerti vigile e alimentano la vana speranza di vedere qualcosa di meglio, ma le orripilanti scene dell'ultima mezz'ora ti portano solo verso un finale delirante. Il Fulci peggiore che abbia mai visto. Per questo ingannerò il mio cervello dando la colpa a Mario Bianchi.
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