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Da uomo a uomo

Regia di Giulio Petroni vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Da uomo a uomo

di alan smithee
6 stelle

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Un agguato sanguinoso da parte di una banda di briganti ai danni di una famiglia di coltivatori, lascia come unico superstite, salvatosi grazie alla misericordia di un non identificato membro del "mucchio selvaggio", un bambino figlio dei due padroni di casa.

Vent'anni dopo ritroviamo un aitante giovane cow boy - Bill il suo nome -  a tenere le redinio di quella stessa fattoria rimessa in piedi dopo la distruzione pressoché totale dell'eccidio di cui sopra.

L'uomo ormai è un pistolero provetto e ha come mira esclusiva quella di vendicarsi del massacro di cui è rimasto unico superstite. Nel frattempo un bandito viene rilasciato in libertà dopo quindici anni di carcere. Ora l'uomo cerca pure lui vendetta, ai danni di coloro della propria banda che lo hanno tradito, facendolo arrestare.

I due si incontrano e una serie di concitate vicissitudini li vedono unirsi, entrmbi soli al mondo, come un padre ed un figlio alla ricerca di una intesa, fino a scoprire le molte affinità che entrambi condivisdono, ed i legami che li uniscono entrambi alla vicenda dello steminio iniziale.

Una storia di amicizia virile e di unione tra due personaggi caratterilmente ed anagraficamente molto distanti, che assieme trovano le risorse per far valere ognuno il proprio diritto malversato e sottomesso dalla forza e dalla corruzione.

Una storia scritta bene per uno "spaghetti western" molto amato da Quentin Tarantino.

Efficaci gli interpreti, che si riconoscono ed apprezzano nel volto forse mono-espressivo ma efficace di un John Philiph Law alla vigilia della notorietà con Diabolik di Bava, ed un Lee Van Cleef sempre più spesso coinvolto in buone produzioni italiche ad ambientazione western.

Dirige con apprezzabile professionalità il veterano Giulio Petroni.

Il film è liberamente accessibile su Youtube, avendo perso i diritti di esclusiva di cui godevano i precedenti detentori dei diritti.

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