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Mickey on the Road

Regia di Mian-Mian Lu vedi scheda film

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La recensione su Mickey on the Road

di alan smithee
6 stelle

locandina

Mickey on the Road (2020): locandina

TORINO FILM FESTIVAL 38 – CONCORSO TORINO 38

Mickey è una ragazza un po' mascolina che tenta di sfondare nel mondo delle arti marziali, frustrata dal fatto che le donne non possono ambire ai combattimenti e al prestigio destinato agli uomini dotati quel talento che probabilmente manco a lei manca. Senza mai aver conosciuto il padre, la ragazza si prende cura della madre, una donna ancora bella ma afflitta perennemente da un esaurimento nervoso che la fa vivere in un mondo tutto suo fatto di alti e bassi. Per fortuna Mickey ha una sua carissima amica, Gin Gin, sciroccata danzatrice e cubista che pare Cindy Lauper di metà anni '80, e che ostenta nei suoi modi sguaiati tutta la femminilità che invece manca alla sua amica.

 

scena

Mickey on the Road (2020): scena

locandina

Mickey on the Road (2020): locandina

 

Le due, da sempre costrette a vivere nella loro squallida realtà di Taiwan, decidono di intraprendere un viaggio in Cina, presso la città non proprio a vocazione turistica di Guangzhou, in quanto li si troverebbe il padre scomparso di Mickey, nonché il fidanzato affarista e misterioso della cubista.

Assieme le due amiche scopriranno un mondo che da una parte si offre inaspettatamente di dar loro aiuto, ma che non rinuncia a sbattere loro in faccia una realtà che è tutto il contrario di quanto ognuna delle amiche andava cercando.

Assieme, entrambe le amiche, impareranno a reagire a tanta, troppa ingiustizia che da sempre le relega tra la cerchia dei disadattati e gli sconfitti.

 

scena

Mickey on the Road (2020): scena

scena

Mickey on the Road (2020): scena

 

Pur non avvalorato da una storia che contenga in sé, né tanto meno nel modo in cui viene esposta, materiale che possa ritenersi inedito o davvero originale, Mickey on the road, opera seconda della regista di Taiwan Mian-Mian Lu, affronta nuovamente una tematica dell'amicizia salvifica tra due donne, raffigurandole titolari di una femminilità che più diversa ed opposta non potrebbe immaginarsi, ma non per questo utile o sufficiente a sfaldare quell'amicizia che, al contrario, il viaggio consentirà di far valere e dar forza ad entrambe le sventurate.

 

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