Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Se a quasi sessant'anni dalla sua uscita 2001: Odissea nello spazio fa ancora parlare di sé ciò non è dovuto semplicemente alla grandezza stilistica e concettuale dell'opera di Kubrick, quanto al lavoro in sottrazione che, per assurdo, permea questo kolossal fantascientifico. A rimanere in testa non sono solo le grandiose sequenze nello spazio, accompagnate dalle onnipresenti opere sinfoniche selezionate dal regista, nè i due magistrali atti centrali dove a dominare la scena è l'intelligenza artificiale HAL 9000.
La regia, precisa e geometrica, gioca con il silenzio, primo vero strumento espressivo del film, così come le poche battute della sceneggiatura non danno troppe speranze nel darsi risposta sulle tante domande che lascia il film. Proprio per questo motivo 2001: Odissea nello spazio è un film senza età, ma perfettamente figlio del suo tempo; un'esperienza sensoriale pura, un viaggio impossibile verso verità che mai sapremo. Il finale, in questo senso, è magnifico: criptico oltre la portata dell'intelligenza umana, giustamente incomprensibile.
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