Trama
Durante una passeggiata sulla via Appia, due innamorati notano un'antica statua che rappresenta un romano dall'aspetto imponente. Alla domanda della ragazza, il ragazzo risponde che si tratta di un cittadino romano senza nessuna importanza. Partiti i due, la statua, scende dal piedestallo e rievoca la sua carriera politica. Ritornato con le legioni dalla Siria, Tizio, questo il nome del personaggio, seguace di Pompeo e innamorato di Livia, apprende che Pompeo è morto e che Cesare si è impadronito del potere.
Note
Satira politica firmata dal duo Metz/Marchesi, principi della comicità nonsense e abili sceneggiatori. Si ride grazie a Taranto.
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Commenti (1) vedi tutti
Farsa sempliciotta e sbrigativa, in cui il contesto romano è un blando espediente per ironizzare su un passato ben più vicino. Il giochetto nella prima parte funziona discretamente, poi si fa ripetitivo e noioso. Sublime Virgilio Riento, il migliore del gruppo, voltagabbana opportunista che va sempre dove tira il vento.
commento di degoffro