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Trama

Black Beauty è una cavalla selvaggia nata libera nel West americano. Presa e allontanata dalla sua famiglia, Beauty viene portata alle scuderie di Birtwick Stables dove incontra una vivace adolescente, Jo Green. Beauty e Jo creano un legame indissolubile che porta Beauty ad affrontare i diversi capitoli, le sfide e le avventure della sua vita.

Approfondimento

BLACK BEAUTY: DA UN CLASSICO DELLA LETTERATURA

Diretto e sceneggiato da Ashley Avis, Black Beauty - Autobiografia di un cavallo ha al centro Beauty, un esemplare di mustang selvaggio femmina. Nata libera nel West americano, Beauty vede il suo mondo sconvolto quando è crudelmente catturata, strappata dal suo contesto e mandata a vivere all'interno di un polveroso recinto. Tuttavia, la sua sorte è destinata a cambiare quando da New York arriva un tranquillo e gentile sussurratore di cavalli di nome John Manly. Adottando Beauty per il suo programma di formazione alle scuderie Birtwick, John non è sicuro di poterla mai addomesticare a causa dello spirito selvaggio che caratterizza la cavalla, restia a fidarsi degli esseri umani e ferita dall'aver dovuto lasciare tutto ciò che era stato casa sua. Ben presto, in casa di John piomba la nipote diciassettenne Jo Green: simile a Beauty per il carattere indomito, Jo ha appena perso i suoi genitori e ha il morale a terra. Ciò favorisce una profonda connessione tra l'adolescente e la cavalla, che a poco a poco formano un legame indissolubile destinato a durare tutta la vita, anche quando Beauty verrà portata via e cambierà diversi proprietari. Attraverso le varie stagioni della sua esistenza, Beauty imparerà a conoscere la gioia, la perdita, il dolore e lo straordinario potere dell'amore.

Con la direzione della fotografia di David Procter, le scenografie di Darryl Hammer, i costumi di Neil McClean e le musiche di Guillaume RousselBlack Beauty - Autobiografia di un cavallo è l'adattamento di un classico della letteratura scritto da Anna Sewell, forte di oltre 50 milioni di copie vendute in tutto il mondo e diverse volte trasposto al cinema. "Avevo sei anni quando ho letto per la prima volta il libro", ha dichiarato la regista Ashley Avis. "Sono rimasta letteralmente affascinata dalla storia, che mi ha spinto ad andare a cavallo e ad avvicinarmi al mondo dell'equitazione (la regista è stata la prima donna fantina a vincere la Triple Crown, ndr) prima di scegliere la strada del cinema e studiare sceneggiatura. Adattare nuovamente il lavoro della Sewell ha comportato per me una grossa sfida: dovevo in primo luogo pensare non solo agli appassionati di equitazione ma a un pubblico molto più vasto. Dovevo quindi espandere la portata della storia e i suoi personaggi. L'obiettivo era quello di coinvolgere molta più gente possibile nel racconto dell'amicizia di una ragazzina e di un mustang, in grado di aiutarsi a vicenda a superare la perdita, il dolore, i problemi di alienazione e le difficoltà legate al crescere e alla formazione di una propria identità".

"I produttori - ha proseguito la regista e sceneggiatrice - volevano modernizzare la storia. Ho cercato allora di trasportare la storia di Anna ai giorni nostri, senza però perdere di vista i personaggi, i luoghi, gli eventi e i messaggi importanti che hanno reso il romanzo indimenticabile. Il primo grande cambiamento voluto dai produttori è stato quello di trasformare Beauty da maschio in femmina: la sua voce, che accompagna fuori campo la storia, sarebbe stata dunque quella di una donna, una scelta che ho condiviso in pieno. Poi c'era un altro aspetto da non dimenticare. Anna Sewell scrisse il romanzo a fine Ottocento per attirare l'attenzione del pubblico sul trattamento dei cavalli, che all'epoca erano il principale mezzo di trasporto. Dopo la pubblicazione del suo libro, si sono sollevate molte proteste ed è stata approvata dal Parlamento una legge che vietava la crudeltà verso gli animali. Anna aveva un punto di vista particolare: non camminava e i cavalli sono stati l'unico mezzo che le hanno permesso di muoversi per tutta la vita. Ecco perché aveva sviluppato nei loro confronti particolare empatia. Rimanendo fedeli agli intenti originali di Anna, si è deciso di puntare il faro sulla difficile situazione che vivono oggi i cavalli selvaggi nel West americano, vittime di crudeli retate per esseri addomesticati (la stessa regista con il marito ha adottato due mustang dopo aver visto in un filmato con quali crudeltà venivano rastrellati e deportati dal loro ambiente naturale, ndr). Il mio film non ha scopi didattici ma contiene un forte messaggio di speranza che va al di là di Beauty e della sua storia. Non è nemmeno un documentario ma mi auguro che serva a combattere una giusta e valida causa".

Il cast

A dirigere Black Beauty - Autobiografia di un cavallo è Ashley Avis, regista e sceneggiatrice statunitense. Nata a Chicago nel 1987, è cresciuta in Florida e ha praticato equitazione prima di decidere di proseguire i suoi studi al Manhattan College di Riverdale e dedicarsi alla scrittura, altra grande passione… Vedi tutto

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