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La folle vita

Regia di Raphaël Balboni, Ann Sirot vedi scheda film

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La recensione su La folle vita

di alan smithee
5 stelle

39 BERGAMO FILM MEETING - CONCORSO - PREMIO COME MIGLIOR FILM
Quando incontriamo Suzanne, ci appare davanti una donna apparentemente indipendente ed impegnata, occupata a dirigere una galleria d'arte che la rende una donna ancora assai attiva nonostante abbia abbondantemente superato la sessantina. Suo figlio invece sta programmando con la compagna la nascita del loro primo figlio, circostanza che induce la madre a volergli fare un vero e proprio regalo a suggello di quelle nozze che non sono mai state celebrate tra i due.
Ma proprio in quella occasione, impegnati i tre a scegliere un materasso nuovo da stanziare in camera, oggetto altresì ben augurante riguardo al nuovo progetto di concepimento, i due ragazzi si accorgono che la donna si comporta in modo sempre più strano, facendo supporre che la stessa stia manifestando in modo sempre più evidente ed emblematico i segni di un degradi neurologico in corso.

I registi esordienti nel lungometraggio Raphael Balboni e Ann Sirot scelgono di incentrare la loro storia su un argomento assai attuale e drammatico come è quello del disfacimento cerebrale che supera quello del fisico, rendendo l'anziano una sorta di soggetto in balia della propria inconsapevole follia. Lo spettro della demenza senile, che al giorno d'oggi appare ancora più evidente che in passato grazie ai progressi che la medicina ha consentito di apportare in generale all'uomo nell'affrontare la fase progressiva del deperimento fisico, viene trattata in questo contesto senza rinunciare alla vitalità e all'ironia che le circostanze quotidiane riescono comunque, pur nel dramma del caso specifico, a generare sia in chi subisce la malattia, che in chi è costretto, per questioni familiari, morali e pratiche, a conviverci.

Il film risulta piuttosto convincente, soprattutto grazie alla verve del trio di protagonisti, con in testa la bravissima Jo Deseure nel ruolo della indomabile e assai folle Suzanne (fantastica quasi sempre, ma in particolare quando vaga per il prato della sua abitazione inseguendo il tagliaerba automatico come fosse il suo nuovo animale domestico), mentre la coppia di innamorati che ne subiscono le conseguenze, sono interpretati validamente da Lucie Debay e da Jean Le Peltier
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