Regia di Frank Darabont vedi scheda film
Film abnormemente ingenuo/ a- realistico nell' inquadrare i condannati a morte, assolutamente non credibili nella visione umana e pentita che mostra... Realistico solo il personaggio di Wild- Bill: purtroppo per gli ingenui che si commuovono a vedere il film, i condannati a morte, per aver meritato tanto, sono come lui... ma poi viene l' incredibile (e non dimostrabile) errore giudiziario, rappresentato da John Coffey: innocente che non può dimostrarlo, ma in questo caso forse non vuole dimostrarlo... un nuovo "Salvatore", anche lui "crocefisso" secondo le leggi di un' epoca più moderna, ma un Salvatore stanco, stanco del male contro cui combatte... stanco del "dono" (dono ?) ricevuto, che se fosse graziato dalla sedia elettrica e rimesso in libertà, sarebbe condannato ugualmente: condannato a vivere forse 150 anni, sanando file chilometriche di gente che vorrebbe da lui la guarigione... condannato ad assorbire per anni ed anni le "mosche" del male, e a risputrarle... persino difronte alla possibilità di fuggire che gli viene offerta, egli rifiuta e sceglie piuttosto di essere giustiziato, forse perchè questa è la condanna minore rispetto a quella di combattere il male. Tralasciando un' ingenuità di fondo, è un film senza dubbio efficace nello svolgere l'idea di fondo: la condanna a vivere, che può essere peggiore della condanna a morte !
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta