Regia di Hugh Wilson vedi scheda film
L'idea che sta alla base del film è sicuramente originalissima: un giovane, nato e da sempre vissuto con i suoi genitori all'interno del proprio bunker antiatomico sotterraneo per proteggersi da un'ipotetica guerra nucleare, esce dopo ben 35 anni e si ritrova catapultato nella Los Angeles del 1997. Seppur sviluppato ed affrontato in maniera totalmente diversa, il catapultarsi da un'epoca all'altra in maniera più o meno radicale mi ha fatto pensare, senza averne certamente una smentita o una conferma, che il film possa aver in qualche modo ispirato la bella pellicola tedesca "Good Bye, Lenin!", nonostante sia di altro stampo.
L'incipit del film, costituito dai giornali dell'epoca e da uno spaccato di vita del 1962, è sicuramente buono e di grande potenza ma, ahimé, nonostante la pellicola sia sicuramente gradevole e simpatica, cala molto di livello e prende tutt'altra strada, diventando una sorta di favola moderna in cui, ovviamente, c'è di mezzo l'amore. Ci troviamo infatti di fronte ad una commedia molto leggera e spensierata, prevedibilissima. Ma nonostante ciò allegra e a piccoli tratti divertente.
Il punto di forza di questo film è sicuramente il cast costituito da grandi nomi. La coppia Christopher Walken-Sissy Spacek è sicuramente spassosa ed irresistibile, mentre Brendan Fraser è ormai ben collaudato per ruoli da commedia.
Affrontata bene la differenza in usi e costumi tra il 1962 ed il 1997.
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