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8 donne e 1/2

Regia di Peter Greenaway vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su 8 donne e 1/2

di kotrab
10 stelle

8 donne e 1/2 è stato ingiustamente sottovalutato, e come però è stato giustamente detto, non è un remake di 8 1/2, bensì un omaggio DI Peter Greenaway a Federico Fellini. Di sicuro è un caso per certi aspetti isolato nella filmografia del regista, dove a parere di molti mancano tra le altre cose una vera colonna sonora e la teatralità, molto ben evidenti nei film precedenti: no, la musica c'è, solo che è utilizzata nei momenti più importanti del film ovvero in quelli appunto più "teatrali" e in quelli più intimi, come pure non mancano le autocitazioni (Lo zoo di Venere, Giochi nell'acqua ecc.), lo humour inglese e la pittura (questa volta Piet Mondrian soprattutto: i suoi quadri si ricollegano con le linee intrecciate delle architetture moderne giapponesi); ritornano inoltre altri temi fondamentali (morte, sesso, contratti, il doppio, l'architettura...).
Il film è un tentativo di esorcizzare la morte per mezzo dell'ironia, della dissacrazione, del sesso, ma tutto è in continuo disfacimento e dominato da una certa indifferente meccanicità dove tuttavia riescono a riaffiorare i momenti di dolore che i personaggi vorrebbero eliminare: in modo quasi del tutto indifferente i protagonisti maschili agiscono e fanno i loro affari, quasi meccanicamente e sistematicamente mettono su un harem di consolazione, gli eventi si dissolvono, si ricostruiscono e di nuovo si dissolvono, come pure si dissolverà l'harem e insieme l'unica speranza d'amore (?) per Storey Emmenthal con l'ultima donna rimasta...intera. Al superstite rimarrà solo una mezza donna muta e senza gambe in una immensa villa vuota durante l'ennesimo terremoto (l'unico elemento vero e autentico, capace di scuotere la vita effimera di Storey), questa volta in Svizzera. Con indifferenza scivolano via i titoli di coda mentre Storey invoca una benedizione in latino e subito dopo torna la canzone portante del film.
Eccezionali la "donna robot" Amanda Plummer e la stralunata Kirina Mano. Il tempo riscatterà il film. 10

Sulla trama

Come sempre perfetta, manifestazione della Necessità.

Sulla colonna sonora

Fa uno strano effetto quell'unica canzone cantata dai due protagonisti, e ci sta proprio bene.

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