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Gran bollito

Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Gran bollito

di ethan
8 stelle

'Gran bollito' narra la singolare e turpe vicenda di Leonarda Cianciulli (una straordinaria Shelley Winters), ovvero la saponificatrice di Correggio, emigrata dal Sud nella cittadina emiliana alla fine degli anni '30 e serial killer di tre donne amiche, da lei attirate nella sua cucina e poi decapitate, fatte appunto bollire con la soda caustica e le loro ossa sbriciolate, pestate con il mortaio e usate per fare biscotti!

Mauro Bolognini attinge da un fatto conclamato e molto famoso all'epoca, che scosse l'opinione pubblica da quel che si legge dalle cronache, per costruire una cruda e sconcertante storia ambientata nell'infinita provincia italiana prima della Seconda Guerra Mondiale, spingendo il pedale verso l'horror - i particolari della cucina della donna, il tavolo pendente per far scendere il sangue, le asce appese al muro fanno rabbividire - ma sempre mantenendo la narrazione nei contorni del grottesco, con pennellate anche di humour nero.

All'inizio il film fatica un po' a prendere il ritmo giusto, perdendosi nella descrizione circostanziata dei vari personaggi che la compongono, ma poi fila liscio e scorrevole fino all'epilogo con l'arresto della 'strega', del 'mostro', come viene apostrofata dai vicini.

Ottima e accurata, come sempre nei film dell'autore di Pistoia, la ricostruzione d'epoca, e ovviamente di assoluto valore il lavoro con gli attori: oltre alla suddetta Shelley Winters, attrice americana che entra alla perfezione in questo ruolo di donna superstiziosa del Meridione, da rimarcare le prove, surreali, di Alberto Lionello, Max von Sydow e Renato Pozzetto, che passano con disinvoltura da tre ruoli di donna, le vittime della Cianciulli, a quelli di tre uomini che saranno decisivi per la sua cattura; notevoli anche Adriana Asti, un'amica, Milena Vukotic, una cameriera ritardata e Liù Bosisio (curiosamente insieme i due volti della fantozziana Pina), una vicina impicciona.

Volutamente sgradevole ma una piccola perla di un regista che andrebbe rivalutato.

Voto: 7/8.

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