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Night in Paradise

Regia di Hoon-jung Park vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Night in Paradise

di AndreaVenuti
9 stelle

Night in Paradise , Park Hoon-jung, 2020

Sul film obiettivamente c'è da dire tantissimo: dalla prima sequenza in uno stabile condominiale decadente pronto per essere riqualificato ed assegnato a ricchi borghesi alla resa dei conti sanguinolenta che mescola la coreografia geometrica di Johnnie To alla dinamicità di un Dante Lam, passando per il poetico fuori campo finale (ennesimo richiamo di Park Hoon-Jung a Sonatine del maestro Kitano) o ancora l'assedio nel parcheggio sotterraneo dove decine e decine di uomini - tutti in campo- si massacrano con coltelli e mazze (qui Park gioca con l'autoreferenzialità richiamando una celeberrima sequenza di New World).
Detto questo voglio comunque spendere due paroline sul mafioso interpretato da Cha Seung-won, tale Ma Sang-gil.
Il nostro gangster fin dal suo esordio seduto in una seggiola di un ospedale, circondato da scagnozzi, appare subito risoluto ed estremamente cattivo; lui è un assassino nato ma incredibilmente è ancorato ad un codice d'onore molto simile a quello del protagonista (un bravissimo Uhm Tae-goo) e la sua furia omicida è da collegare esclusivamente alla quasi uccisone del suo boss.
Ma Sang-gil fa parte di una schiera di criminali ormai estinta e sostituita da subdoli "manager" manipolatori disposti a tutto pur di arrivare al potere, tra cui uccidere donne e bambini ma Ma Sang-gil non è così ed infatti è disgustato dal comportamento di Yang Do-soo (il capo del protagonista): squallido arrivista che tradisce tutto e tutti.
Ma Sang-gil quindi ricorda un altro noto gangster del cinema di Park Hoon-jung ovvero Jung Chung (interpretato dal fenomeno Hwang Jung-min); loro sono uomini duri, violenti ma legati a valori ormai estinti nella capitalista Seul laddove la parola data e l'amicizia sincera sono ormai ricordi sbiaditi...
 
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