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eXistenZ

Regia di David Cronenberg vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su eXistenZ

di stanley kubrick
10 stelle

IN CHE REALTA' VIVIAMO?  

Nella filmografia di David Cronenberg, l'umano tenta sempre di riconciliarsi con un buco ultraterreno o, semplicemente, virtuale. In eXistenZ si avvale di un foro (che assomiglia in maniera impressionante al buco dove fuoriescono le feci), posto alla fine della colonna vertebrale, che funge da gioco con il joystick che è il POD, una specie di animale domestico, controllato da te che possiedi questa apertura e che controlla te, in modo da farti giocare virtualmente. Questo cerchio (chiamato nel film bio-porta) sembra una forma di ricongiungimento per colui che gioca alla virtualità che caratterizza i giochi dell'ultimo periodo. In tantissimi, nella pura realtà, sono rimasti impressionati dalle potenzialità artistiche e dal sensore innovativo che possiede la Wii e in tantissimi, nella falsa realtà creata dal film, sono rimasti increduli dalla nuova creatura creata dal genio di Allegra Geller. I sensori che possiede, in questa virtualità che impressiona perfino lo spettatore, la colonna vertebrale, precisamente nella zona lombare, con il POD che ti permette di giocare a quella che viene definita una realtà amorfa, dove tutto quello che succede accade nella finzione, ma nel tuo corpo traspare comunque un senso di angoscia nel momento dell'inserimento del POD, un senso di leggerezza quando è finalmente entrato nel gioco e un senso di possedimento quando comincia effettivamente a giocare sul serio.
Per David Cronenberg, gli umani sono soltanto esperimenti che può usare a suo piacere, burattini senza vita che servono soltanto per testare nuove forme di vita oppure, in questo caso, nuove forme animali, nel caso del POD. Basti pensare all'incipit teso e avvincente, dove il fondatore della Antenna Research spiega ai partecipanti il nuovo gioco (eXistenZ) creato dalla game-designer Allegra Geller. Nello spettatore, in quel momento, appare un senso di incredulità per chi partecipa effettivamente al lancio del nuovo gioco. Infatti, coloro a cui verrà testato subito il gioco, sono tutti adulti e non bambini come nella vera realtà, quella che viviamo tutti i giorni. Di solito, sono le anime più piccole e ingenue che vengono trascinate nel vastissimo campo della virtualità, mentre sono gli adulti che pongono limiti ai propri figli per quanto riguarda le ore che possono dedicare al loro svago intellettivo. Naturalmente, in questa stanza, come in tantissimi film del regista canadese, traspare un senso di claustrofobia nello spettatore. Pensiamo per un attimo ai deliri mentali e onirici che aveva il protagonista di Spider, Dennis Cleg. La sua mente era disturbata da continui rimandi psichici del passato ma anche virato verso un presente distorto. Il finale di eXistenZ afferma questa teoria cronberghiana, che proclama che in film di genere come questo ci sono più piani cosituiti da più livelli del subconscio. Ad esempio, se stai giocando a un gioco particolarmente bello e, al contempo, estremamente difficile, e hai appena finito un livello mostruoso, ti viene da esultare. Succede la stessa cosa con il film di Cronenberg, quando i due protagonisti passano da un piano narrativo a un altro, ricongiungendosi successivamente a un livello del subconscio che li renda partecipi effettivamente di quello che gli è appena successo. In soldoni, per Cronenberg i livelli della pura realtà che un qualsiasi bambino affronta durante il suo percorso di avventura all'interno di un videogame si coniugano al suo modo di vedere i videogiochi del futuro, ovvero collegati direttamente al corpo umano tramite sensori e giocati da adulti in preda a un ossessione carnale e mentale insostenibile.
Il joystick che si usa nella realtà viene sostituito da un vero e proprio animale domestico, che si muove non appena gli fai carezze affettuose, che si ammale insieme a te, che è addirittura collegato con un legame di sangue indistruttibile o quasi. Il POD, in pratica, funziona sia come animale domestico sia come strumento di gioco per i giochi che prevedono l'uso del corpo umano per narrare l'avventura di cui è composto. Mentre invece la console diventa proprio l'essere umano. La genialità che si trova dentro Allegra Geller può anche essere usata come fenomeno economico di un inventato settore quaternario. Se nel settore primario l'agricoltura e l'estrazione di minerali ne sono a capo, nel settore secondario c'è la produzione di merci, nel settore terziario la prestazione di servizi e nel settore terziario avanzato l'applicazione delle moderne tecnologie avanzate, eXistenZ sembra virare verso un ipotetico settore quaternario, dove il corpo umano viene usato per i propri scopi economici e politici, oppure, semplicemente, virtuali. In questo nuovo settore, non c'è bisogno di acquistare merci per mandare avanti l'economia, ma basta soltanto concentrarsi e acquisire mano a mano tutti gli strumenti che il corpo ci può fornire. Niente più soldi buttati al vento per comprare le cose, basta soltanto rimanere in vita insieme al POD, nella economia che la Geller prospetta per il suo gioco. Oltretutto, basta soltanto accarezzare il POD per giocare e farlo entrare in sintonia con i tuoi nervi. Inoltre quest'ultimo, funziona anche come memoria selettiva che sta all'interno di una console come, ad esempio, la famosa Memory Card usata per la Playstation, oppure come le moderne schede USB che si trovano perfino nei cellulari moderni.

Nonostante non ci sia nemmeno una scena di sesso spinto, eXistenZ è un film sessuale, forse quello caratterizzato, nella filmografia di Cronenberg, dal gusto verso qualcosa che sembra scoperto e innocuo e scoprirlo in tutta la sua delizia. Quando Jude Law infila un POD minuscolo del futuro (siamo già dentro il gioco...) che entra pienamente dentro la bio-porta della Keller e, successivamente, ficca la lingua dentro il buco (che, come avevo già accennato, somiglia al buco da cui fuoriescono le feci) della donna, lo spettatore viene pervaso da un senso di eccitazione perversa, una fulminazione retroattiva che lo porta al godimento involontario. Oppure, basta una minima scena dove i due protagonisti infilano il proprio POD dentro la propria bio-porta e si sente quel fruscio di godimento dentro i personaggi, ti verrebbe voglia di provarlo anche su te stesso. Cronenberg, naturalmente, tesse ragnatele su più piani narrativi, mirando a buttare fuoristrada lo spettatore. E ci riesce con il massimo dei voti.
L'animale sembra essere contrario alla scelta umana a sostituire il POD ai cani, gatti, pesci e chi più ne ha più ne metta. Un cane bianco passeggia tranquillamente dentro un salone cinese, prende una pistola fatta con le ossa, la porta al suo padrone e, successivamente, ritorna ai protagonisti. Sono tutti elementi identificativi che quel genio di Cronenberg ha disseminato lungo tutto il percorso, tentando di far andare fuori strada lo spettatore. Perchè quella pistola con le ossa è stata usata all'inizio da un antieXistenZ (ovvero coloro che vogliono sgranare il videogioco) per ferire la Geller e per uccidere il capo della Antenna Research, successivamente, naturalmente in un altro piano narrativo che si discosta dalla realtà, Ted (il personaggio interpretato da Law, colui che faceva da guardia durante l'esperimento della Antenna Research su eXistenZ) ordina in un ristorante cinese, lo "speciale" e al suo interno trova tutti i pezzi di ossa che servono per fabbricare la pistola. E' incredibile, ma quella pistola è fatta con le stesse ossa dell'animale che ha "prestato" per il creare il POD. E' incredibile come Cronenberg è riuscito a mettere in guerra due stesse specie di animali ma sotto diverse spoglie e estetica.
I due personaggi principali si ritrovano, come è giusto che sia, in un tornado che li potrebbe uccidere all'istante. Ted deve proteggere e curare Allegra ma non è per niente facile. Cronenberg ha deciso che il protagonista assoluto della vicenda non possedesse una bio-porta. Lo vuole far sentire diverso, in modo da sconfiggerlo perchè, nonostante è eXistenZ è propria creatura, la vuole disintegrare perchè crede che le trasformazioni univoche e collettive che potranno subire coloro che ci partecipano sarebbero edonistiche. Come il rapporto tra il POD e la bio-porta, entrambi vogliono provare piacere quando anche l'altro lo prova. Un "untore" che tenta di fargli spargere a tutti coloro che possiedono la bio-porta, l'antidoto contro il POD. Sembra impossibile, ma in questo caso, eXistenZ è un film che mette il regista in una situazione di sfavoreggiamento il male mentre in una posizione di favoreggiamento il bene. L'incontro con Willem Dafoe, che interpreta Gas, un benzinaio, gli cambierà per sempre la vita, perchè gli installa la bio-porta. E da qui arrivano i problemi.

Prima ho accennato al fatto che Cronenberg ha sovraccaricato Ted in modo da renderlo colui che unge, che porta le malattie. Non ho detto una sciocchezza. L'infetto è colui che non regge più la propia vita, dimentica i suoi amici, parenti e genitori, non ci sta più con la testa e, di conseguenza, comincia a infettare per puro piacere anche gli altri. La bio-porta di Jude Law è infetta, ed è proprio questo che Cronenberg vuole che succeda, mentre sulla Geller c'è una taglia, ed è proprio questo che Cronenberg vuole che succeda. Perchè, come ho detto prima, il regista canadese comanda gli attori come burattini per i suoi scopi personali. Se gli umani vengono contagiati da bio-porte infette, automaticamente anche i POD diventano infettati, perchè tra loro c'è un legame di sangue indissolubile. E se quel POD infetto esplode, da vita a milioni di spore che infettano tutto quello che trovano.
C'è anche Lynch dentro questa immensa opera. Il mostro ibrido tra salamandra e lucertola con due teste ricorda The Elephant Man oppure Erasheread. Anche lo spargimento delle spore è ripreso da quest'ultimo.

Ma c'è un quesito che mi ha accomopagnato lungo tutto il film, ovvero il perchè della X e la Z maiuscole nella parola eXistenZ. Perfino il film è scritto in lettera minuscola iniziale. Nelle equazioni a due incognite, bisogna determinare per quali numeri le due variabili prese in esame rendono vera la equazione oppure la disequazione. In questo caso, eXistenZ rappresenta la trasformazione su più piani narrativi del film. La X e la Z, sono, semplicemente, i due protagonisti. La X Ted (superiore alla Geller per il fatto che quest'ultima dice che si può essere più forti anche del creatore) e la Z la Geller. Questa spiegazione è fondata sulla nascita improvvisa di tantissimi valori che rendevano l'equazione vera.

X + Z = POD + Resto dei protagonisti

Il finale è geniale e fa capire allo spettatore che tutto quello che è successo prima è una invenzione di un altro gioco, con altre variabili, stavolta letterarie, che ha ricreato l'intera atmosfera. E, alla fine, sono proprio i due protagonisti a uccidere nella realtà (?) i veri programmatori del gioco, per tentare di non far uscire nel mercato il nuovo gioco, che devasterebbe tutta la gente buona che possiede la madre Terra. E quel cinese alla fine (perchè tutti i partecipanti erano protagonisti dentro il gioco) che chiede, prima di essere ucciso, se siamo veramente nella realtà, ribalta completamente la storia vera e che questa storia, che comprende anche il finale, non è mai successa, ma è soltanto un frutto dell'immaginazione.

Ho provato ad assegnare quattro stelle a eXistenZ perchè ci sono film più belle nella filmografia del regista canadese. Non ci sono riuscito perchè questo eXistenZ è e rimarrà per sempre, un capolavoro assoluto con la X e la Z evidenziate.

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