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Se scappi, ti sposo

Regia di Garry Marshall vedi scheda film

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La recensione su Se scappi, ti sposo

di Antisistema
1 stelle

Hollywood quando fiuta un successo, non ci pensa su due volte nel volerlo replicare nuovamente. Da anni gli studios cercavano di riunire il leggendario duo (ahinoi) di Pretty Woman e finalmente ci riuscirono (purtroppo) nel 1999. Di recente Paramount Channel ha dedicato un ciclo a Julia Roberts (i motivi mi sono ignoti) ed io ho sentito la necessità di recuperare questo Se Scappi mi Sposo che già titolo sembra uno di quei film tv prodotti da mediaset per Canale 5, però siccome c'era la mia cara Juliettona, ho deciso di vedere questo film e naturalmente come al solito la pellicola non si limita a fare pena, ma qua ci siamo superati di gran lunga perché se Mystic Pizza da una scala da uno a dieci era un 3 e Pretty Woman un 2; sotto il 2 ci sono arrivate pellicole come l'indimenticabile Panarea di Castellano e Pipolo; ed invece Garry Marshall un anno dopo quel film, decide di andargli a fare compagnia con Se Scappi mi Sposo ed eguagliare il record.

 

Ike (Richard Gere), è un giornalista separato da sua moglie che s'è presa quasi tutto (ecco il prosieguo realistico di Pretty Woman) e per tentare un articolo ad effetto nella sua rubrica settimanale, si affida alla notizia di una persona in un bar che gli rivela che c'è una donna di nome Maggie (Julia Roberts che s'è riciclata nella provincia americana), che ha piantato in asso sull'altare svariati uomini (che si sono evitati!) prima del fatidico si, scegliendo la fuga all'ultimo momento. Ike pubblicato l'articolo, si ritrova una rettifica di Maggie che smentisce tutto e viene licenziato (quando succederà come attore?). Non dandosi per vinto, il giornalista decide di andare nel paese di Maggie per trovarla e trovare conferme sulla veridicità della notizia. Naturalmente come finirà? Un finale imprevedibile e preceduto da mille spettacolari colpi di scena, ci lascerà tutti di stucco.

 

Capisco che le commedie romantiche non debbano avere queste trame elaborate, ma questa le batte tutte per idiozia. Fare un film su una sposa che scappa dall'altare all'ultimo secondo e farlo durare 2 ore è veramente assurdo; potevo capire un corto di 10 minuti tanto per riderci sopra (nel film vi sono 3 filmini delle precedenti fughe di Maggie, che Ike vede… sintomo che ci troviamo innanzi ad una sciatteria visiva e tecnica dichiarata sin da subito), ma così è tirare per le lunghe un'idea stupida (dopo 15 minuti lo spettatore guarda l'orologio e si chiede se il film sia tutto qui… ed invece è così). Sembra che in effetti per i produttori bastasse mettere di nuovo insieme i due attori di Pretty Woman per fare un film, costruirci qualcosa attorno era evidentemente troppo complicato, e ai fini del successo al botteghino anche inutile.

 

Sul film non c'è molto da spiegare poiché valgono le medesime considerazioni di Pretty Woman, con l'aggravante che Richard Gere con quei capelli bianchi non è più credibile di fianco alla Roberts; quest'ultima invece, cerca di sembrare sempre più nell'aspetto ad un clone di Audrey Hepburn (che considera la sua attrice preferita… evidentemente si sarà fermata ai vestiti nel capirla), e nel carattere avere l'anticonformismo di Katherine Hepburn (che pare reputasse Julia Roberts una brava l'attrice… ah… la vecchiaia brutta cosa), ma senza prendere dalle due neanche 1/100 del loro talento recitativo. Per il resto tra una fotografia morta che atrofizza il tutto, come se il paesino del Minnesota fosse una bomboniera da matrimonio e una regia che inquadra senza mai rendere interessante niente (Garry Marshall non sa' manco come si gira un filmino da matrimonio. Se Ike vede il filmato, vede solo il punto di vista della videocamera e basta, perché invece ci sono 3-4 inquadrature da diverse direzioni ed un montaggio?), la pellicola si trascina in : battute mai divertenti se non per i personaggi del film (Gere ride per metà film… l'altra metà fa' il suo classico sorrisetto secondo lui utile in ogni circostanza e situazione… evidentemente al corso di recitazione gli insegnarono solo quello), umorismo cinico da far invidia a Wilder, buonismo Spielbergiano elevato al cubo, satira degna di Blake Edwards, finale stile Beautiful (a proposito è finito?) e ellissi allusive degne di Lubitsch (il serpente con un occhio solo!). Anche la rivelazione finale sul perché Maggie scappasse dai matrimoni è da presa in giro (non so se rivelarvela, perché manco Hitchcock avrebbe saputo creare un colpo di scena migliore).

 

In sostanza… se Pretty Woman cercava una sua legittimazione nel passato per farsi portatrice di una nuova visione del romanticismo (fallendo miseramente), Se Scappi mi Sposo 10 anni dopo non ci pensa neppure ad essere un qualcosa vicino al cinema, visto che sembra una puntata di una soap opera allungata a due ore. In poche parole, anche il cinema peggiore, è peggiorato di brutto (restando solo ai film di questo genere, nel nuovo millennio quanti film sentimentali negli USA sono sopra la media, cioè dal 7 in su come voto? A 10 pellicole ci arriviamo? Non credo). Costato ben 70 milioni (che non si vedono nel film… se li sarà mangiati senza vergogna tutti la Roberts?), naturalmente ebbe grossi incassi all'epoca (300 milioni), ma reazioni critiche negative per lo più (tranne Filmtv a cui và bene tutto a quanto sembra).

 

 

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