Regia di Damien O'Donnell vedi scheda film
Ottimo film.Divertente, ma con interessanti spunti di riflessione.
Agli inizi degli anni settanta, durante i movimenti di contestazione giovanile ,un pachistano trapiantato in Inghilterra e coniugato con un'inglese, vive a Salford,alle porte di Manchester,con la sua numerosa prole,possiede una friggitoria dove lavora soprattutto la moglie.Molto legato alle tradizioni del suo paese,non prova in nessun modo ad integrarsi alla cultura occidentale,anzi ne rifiuta costumi e abitudini e nei confronti dei suoi familiari, ostenta un comportamento da padre-padrone, al punto da voler imporre il matrimonio combinato ad alcuni tra i figli maschi, come da antica consuetudine del suo paese.Ovviamente in un periodo di controcultura giovanile,in tempi di "Swinging London" non riesce a trovare sponda in famiglia e si scontra spesso con i suoi sette figli, che invece attratti dagli usi occidentali, mal tollerano gran parte dei precetti paterni.Dopo una serie di episodi conflittuali, tra il comico e il tragico,come la circoncisione del figlio più piccolo,la fuga di quello omosessuale,o l'aggressione fisica nei confronti della consorte,il patriarca sarà costretto alla fine,intuendo di aver perso il controllo sui suoi congiunti, ad una parziale resa.Il tema è serio e attuale,la presenza contestuale di varie etnie,un pò ovunque nel mondo globalizzato di oggi, impone un'integrazione,che ovviamente per sua natura, non può che essere di compromesso e ispirata a un buon senso che renda compatibili, diversi orientamenti religiosi,politici e sociali.Il film offre quindi spunti di riflessione importanti e sfiora anche momenti di forte tensione,tuttavia la sceneggiatura ha un tratto leggero e anche situazioni gravi,vengono raccontate in chiave comico-grottesca, con un tocco di garbata e fresca ironia.
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