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Triangle of Sadness

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Regia di Ruben Östlund

Con Woody Harrelson, Harris Dickinson, Charlbi Dean, Zlatko Buric, Oliver Ford Davies, Iris Berben, Hanna Oldenburg, Arvin Kananian... Vedi cast completo

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Trama

Carl e Yaya, una coppia di modelli, vivono l'entusiasmo della Settimana della Moda di Milano prima di partire per un'esclusiva crociera a bordo di uno yacht nei Caraibi. Mantenuta in maniera impeccabile, l'imbarcazione è pilotata da un capitano di mare marxista e stravagante. La vacanza prende però una piega del tutto inattesa a causa di diversi eventi che si susseguono, da un'intossicazione alimentare a un attacco di pirati. Giunti su un'isola deserta, Carl, Yaya e i pochi altri passeggeri sopravvissuti dovranno abituarsi a vivere sotto le regole di un nuovo leader di gruppo: una cameriera filippina di mezza età.

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Commenti (17) vedi tutti

  • Non perdetevi questo piccolo gioiello.

    commento di albicla
  • Ostlund è fra i più diligenti figliocci occidentali di Bong Joon-ho e palesa una naturale assimilazione della lezione di Von Trier (Il Grande Capo), ma il suo resta un cinema "dimostrativo" (Bocchi). Buona la parte sullo yacht (Harrelson gigione irresistibile), ordinaria ma pur sempre godibile nel ribaltamento dei ruoli di genere quella sull'isola.

    commento di Inside man
  • Nel mare di merda dei borghesi aristocratici capitalisti si salva il capitano ubriacone che li manda tutti a fare in cu.... Intelligente tanto quando troppo pudico. Harris Dickinson sempre più bravo. Harrelson sempre più impegnato e da applausi.

    commento di scapigliato
  • Ostlund si diverte a provocare tirando pallate a destra e a manca con questo film di buon ritmo che mai annoia. Critiche sociali esplicite sebbene al politicamente imposto non si possa sgarrare altrimenti non ti fanno neanche produrre e così nella confusione chi ne esce peggio è il maschio bianco. Comunque buono.

    commento di bombo1
  • Il film migliore del regista, a mio parere. Non c'è pietà, verso questi ricconi.

    leggi la recensione completa di tobanis
  • Si parte dal mondo della moda e delle passerelle, si continua a bordo di uno yacht lussuoso, si finisce su un'isola (forse) deserta su cui la lotta per la sopravvivenza ribalta la società contemporanea in cui la cultura dell'immagine e del consumo hanno portato ad una crescente disparità tra le classi sociali. 

    leggi la recensione completa di daveper
  • Commedia dissacrante sui ricconi snob. Qualche lungaggine di troppo appesantiscono il film.

    commento di gruvieraz
  • Un film costruito sulla satira...piacevole e lungo,mi ha lasciato un po' perplesso ma va' visto.

    commento di ezio
  • Il modello di vita occidentale,ormai globalizzato,finisce per condizionare bisogni e desideri trasversalmente alle classi sociali ed alle provenienza culturale.La smania di possesso e la brama di potere sono armi a doppio taglio che generano solo solitudine e infelicità.La scelta etica del finale aperto è un marchio di fabbrica dell'autore svedese.

    commento di maurizio73
  • Film chic fatto per compiacere il pubblico che si comporta come i personaggi. È, inoltre, di una banalità imbarazzante, finta cattiveria spuntata, interminabile. L'ultima sezione di racconto è una storia stra-vista e prevedibile, con punte di cattivo gusto volgare. Cannes sta prendendo cantonate una dietro l'altra con opere puerili.

    commento di r.237
  • Spassoso ma deludente (rispetto ai precedenti di Ostlund)

    leggi la recensione completa di siro17
  • I vari personaggi che sembrano così differenti tra loro e ben inquadrati nei "piani alti e piani bassi" (cfr. Gosford Park di Robert Altman), in realtà condividono molto più di quanto credono: una profonda, ineluttabile solitudine. E allora non ci resta che gridare tutti insieme: "IN DEN WOLKEN!". Sperando che qualcuno ci ascolti. Voto: 7,5

    leggi la recensione completa di andenko
  • Non tutto funziona perfettamente, soprattutto nei toni e nell'equilibrio della narrazione, ma è raro di questi tempi trovare un film che osi muovere una critica così radicale e dissacratoria al capitalismo e alle sue derive ideologiche più parossistiche e marcescenti. Una giostra di assurdità all'insegna di un'ironia spesso geniale. Voto 7,5

    commento di rickdeckard
  • Östlund descrive per sottrazione ed eccede nel narrare. Alcuni colpi vanno a segno. Ma l'analisi confusa, che scomoda "Il signore delle mosche", irrita piuttosto che graffiare. Le vere scialuppe sono Harrelson (qui per fini di marketing) e la compianta Dean.

    commento di Dalton
  • Con questo film per la terza volta Ruben Östlund riceve un ambitissimo riconoscimento a Cannes: nel 2014 Forza Maggiore ebbe il premio Un certain Regard; The Square nel 2016 ebbe la Palma d'oro, così come quest'anno Triangle of Sadness. A Cannes, evidentemente, questo regista svedese piace molto.

    leggi la recensione completa di laulilla
  • fra le aspettative create dalla palma e il rimestare temi già affrontati nel passato dal regista, si vende male un opera di per sé (s)gradevole al punto giusto, comunque intesa a dire qualcosa sulla vanità del mondo che ci gira attorno

    commento di carloz5
  • Östlund tenta la via della satira delle disuguaglianze sociali, tuttavia tuttavia gli viene fuori una farsa indigesta con personaggi - macchiette che si abbassa troppo spesso alla sguaiata grossolanità del cinepanettone, indulgendo in scene di vomito e in inquadrature di liquami che erompono dalle toilette.

    leggi la recensione completa di port cros
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Recensioni

La recensione più votata è negativa

alan smithee di alan smithee
4 stelle

FESTIVAL DI CANNES 75 - CONCORSO Essere=apparire. Il mondo della moda è uno dei pochi ambiti in cui la donna è più valorizzata dell'uomo. Una coppia di modelli ed influencer si ritrova l'una a godere di questo status privilegiato, e l'altro a subirlo. Lo stress di quest'ultimo trabocca quando, dopo una cena in un ristorante milanese ove i due partecipano alla settimana… leggi tutto

2 recensioni negative

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

morbius di morbius
6 stelle

Prima parte interessante incentrata sul vuoto esistenziale di una coppia di giovani modelli interessati solo ad instagram e ristoranti di lusso, seconda parte meno riuscita dedicata ai capricci di alcuni ospiti russi su una crociera esclusiva (troppi i luoghi comuni), terza parte non riuscita dove si vorrebbe mettere in scena il ribaltamento delle classi sociali a seguito naufragio della nave ma… leggi tutto

3 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle positive

obyone di obyone
7 stelle

    Alla fine l'ho chiesto: "che roba è sto triangolo della tristezza?!?" Mi viene detto che si tratta dello spazio tra le sopracciglia, appena sopra il naso, ed io annuisco pensando a quale utilità possa avere per me questo tipo di informazione. Decido di immagazzinarla fino a stesura di un pezzo dedicato a "Triangle of sadness", il nuovo film di Ruben Östlund… leggi tutto

15 recensioni positive

2023
2023

Recensione

alexio350 di alexio350
7 stelle

Un gruppo di ricconi si trova a bordo di una crociera di lusso. Quando la nave affonda, uomini e donne si trovano persi su un’isola selvaggia e devono cavarsela con le proprie risorse personali.    Triangle of Sadness mostra la vanità della ricchezza e la vanità dell’essere umano in generale. Non a caso, ad accompagnare i ricconi nel loro viaggio…

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Malpaso di Malpaso
7 stelle

Ruben Östlund è ormai una firma riconoscibile del panorama cinematografico europeo e il suo ultimo lavoro non è altro che un consolidamento della sua visione poetica, non privo comunque di novità linguistiche.   Triangle of Sadness ci porta all'interno di una piccola e lussuosa nave da crociera, popolata unicamente dai membri dell'equipaggio e da un ristretto…

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tobanis di tobanis
7 stelle

Non mi avevano fatto impazzire i due precedenti film che avevo visto di questo regista, Ostlund. Forza maggiore così cosà, cose interessanti e cose meno; The square (che vinse a Cannes) forse anche meno convincente. Questo invece mi è piaciuto: ci sono i ricconi, sempre presenti nei suoi film, sempre educatissimi, ma spesso tonti se non idioti. Ci sono le riprese del…

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daveper di daveper
7 stelle

Satira pungente che culmina in una vomitevole cena col Capitano, una serata di gala scossa da una tempesta violenta che fa soccombere i ricchi ospiti vittime del mal di mare e di attacchi di diarrea. La caotica e folle sequenza mette in ridicolo la classe sociale privilegiata e rappresenta l'apice della depravazione morale, Östlund sembra suggerire una certa compiacenza…

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Non sono obiettivo

Non sono obiettivo

Lui lo sa. Lo sa che il suo film è profondamente divisivo. Lo sa da quando Triangle of Sadness ha generato reazioni scomposte a Cannes, portandosi… segue

Recensione

Peppe Comune di Peppe Comune
8 stelle

Carl (Harris Dickinson) e Yaya (Charlbi Dean) sono due modelli molto richiesti. Lui vive nell'insicurezza di perdere il suo appeal, lei è un'influencer che cerca sempre di stare sul pezzo. Stanno insieme, ma più dell'amore sembra contare il fatto di apparire come la coppia perfetta. Dopo la settimana della moda di Milano, si ritrovano su uno yacht extralusso per una crociera da…

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Recensione
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Mulligan71 di Mulligan71
7 stelle

Due su due a Cannes, per lo svedese Ostlund, con gli ultimi suoi film, "The Square", 2017 e questo "Triangle Of Sadness": Palme d'Oro che hanno fatto discutere ma che, appunto, non riguardano opere neutre, inutili, banali. Ostlund, dopo lo splendido "Forza Maggiore", 2011, opera disturbante come poche, è passato a un Cinema ancora più complesso, stratificato, grottesco, a…

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The best of 2022 (Cinema)

Gangs 87 di Gangs 87

E come ogni fine/inizio anno mi trovo a fare il bilancio dei film che ho gustato nei dodici mesi precedenti alla data di "giudizio". Ricco è stato l'anno trascorso di visioni che hanno ampliato la mia cultura e…

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Playlist
2022
2022

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robbs di robbs
8 stelle

Oltre a essere in vari punti molto divertente, il film è più che un film politico e sul rapporto di forza tra ricchi e poveri (che quindi sarebbe banale e semplicistico): è dall'inizio alla fine uno sguardo, in buona parte pessimista, sulla natura umana, cioè sul desiderio di possesso e sulla lotta per la prevaricazione che sono comuni a tutti (dominati e dominanti),…

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siro17 di siro17
6 stelle

Palma d'Oro al Festival di Cannes 2022, questo film del regista svedese Ruben Östlund è, diciamolo subito, al sotto dei sui capisaldi che sono stati Forza Maggiore e The Square. Anche stavolta ci conduce con ironia e lucidità nelle follie dei nostri corti circuiti esistenziali. Stavolta prende di mira gli stereotipi della bellezza, il potere degli influencer, la…

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andenko di andenko
8 stelle

Tempo fa partecipai a una giornata esperienziale in un parco preistorico. Dopo aver armeggiato per ore con legnetti, esche e pietre focaie, compresi che, se fossi nato all'Età della Pietra, l'unica mia speranza di sopravvivenza sarebbe stata: sposare la fuochista del villaggio. Le idee geniali sono destinate a essere copiate e, infatti, è proprio su questa intuizione di fondo…

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Utile per 3 utenti

Recensione

Gangs 87 di Gangs 87
7 stelle

Carl, giovane modello, è fidanzato con Yaya, influencer e modella a sua volta. Dopo aver partecipato alla settimana della moda di Milano, i due vengono invitati su uno yacht di lusso, per trascorrere una crociera insieme ad altri ricconi, dove la prerogativa della crew, gestita dal primo ufficiale Paula, è accontentare ogni desiderio degli ospiti, esaudire qualsiasi richiesta.…

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barabbovich di barabbovich
6 stelle

Prendete Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto, aggiungete una spruzzata di trash in stile L'isola dei famosi, le dinamiche sul modello de Il signore delle mosche e lo humour nero di Parasite: quella che otterrete è l'opera terza di Ruben Östlund, autore di film geniali come Forza maggiore e The Square. Stavolta, però, il regista svedese si perde nella…

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laulilla di laulilla
8 stelle

Il film è suddiviso in tre capitoli (girati fra il sud della Svezia e il mediterraneo della Grecia Jonica e dell'isola Eubea) ai quali corrispondono tre momenti diversi, nel tempo e nello spazio, della storia che ha il proprio centro narrativo nella seconda parte: la prima e l'ultima parte ne costituiscono rispettivamente il prologo e l'epilogo.   Nella sua versione non doppiata,…

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Piaciuti

Mobi di Mobi

Scrivi un testo introduttivo (potrai sempre editarlo in seguito)

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mm40 di mm40
9 stelle

Carl e Yaya sono giovani, belli e ricchi; entrambi modelli, stanno insieme più per reciproca convenienza che per altro. Carl, tuttavia, si è davvero innamorato e decide di portare Yaya a fare una crociera di lusso per dare una svolta al rapporto. La crociera si rivelerà però un disastro, con un capitano lunatico, un maltempo pesantissimo e persino un attacco…

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obyone di obyone
7 stelle

    Alla fine l'ho chiesto: "che roba è sto triangolo della tristezza?!?" Mi viene detto che si tratta dello spazio tra le sopracciglia, appena sopra il naso, ed io annuisco pensando a quale utilità possa avere per me questo tipo di informazione. Decido di immagazzinarla fino a stesura di un pezzo dedicato a "Triangle of sadness", il nuovo film di Ruben Östlund…

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diomede917 di diomede917
8 stelle

CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: TRIANGLE OF SADNESS   Dopo la visione di Triangle of Sadness ho capito come mai il Presidente della Giuria, Vincent Lindon lo abbia voluto premiare con la Palma D’Oro. Perché il film di Ruben Ostlund è la somma, in versione paradossale e grottesca, delle tematiche che l’attore francese ha impersonato nella sua…

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