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Sei donne per l'assassino

Regia di Mario Bava vedi scheda film

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La recensione su Sei donne per l'assassino

di mm40
6 stelle

Fra i tanti e innegabili - seppure non del tutto riconosciuti - meriti di Mario Bava c'è anche quello di aver, se non introdotto, per lo meno portato in auge e contribuito fortemente a standardizzare in Italia il thriller con serial killer. E' stato detto che su questo Sei donne per l'assassino prenderà le misure Dario Argento, qualche anno più tardi, per i suoi primi (e a loro volta parecchio influenti sulla successiva generazione di registi di genere) lavori; probabilmente però sono molti i nomi nella lista dei seguaci di Bava, apprezzato più all'estero che in Italia, fra i quali non sembra azzardato fare anche quello del Brian de Palma di Omicidio a luci rosse (1985, a sua volta riletto e storpiato dai Vanzina in Sotto il vestito niente). Come quasi sempre, quando aveva un minimo di mezzi, collaboratori validi e budget a disposizione, anche in Sei donne per l'assassino Bava pone come elemento di primaria importanza l'immagine: grande è il lavoro nella fotografia (di Ubaldo Terzano, con la complicità del regista stesso) e nelle scenografie (Arrigo Breschi, già con Risi, Salce, Soldati, Pietrangeli e, l'anno precedente, con Blake Edwards per La pantera rosa), ma vanno sottolineati anche il montaggio di Mario Serandrei e le musiche di Carlo Rustichelli. A fronte di questo cast tecnico di ottimo livello, però, fra gli interpreti i nomi di richiamo scarseggiano; la scelta di rappresentare un assassino dal volto completamente coperto può essere di per sè discutibile (come pretenderebbe di passare inosservato, tanto per dire?), ma certo ha da subito impressionato, tanto da diventare un altro clichè cinematografico. Ulteriore lode al regista e ai suoi collaboratori, infine, per aver girato Sei donne per l'assassino in un solo mese e mezzo di tempo (lo si legge su Wikipedia). Sceneggiatura firmata da Marcello Fondato, leggerina se si vuole, ma in fondo ciò che qui interessa è creare la tensione, non tanto seguire in maniera ferrea la logica e la verosimiglianza. 6/10.

Sulla trama

In una villa-atelier di moda viene uccisa una modella. Il suo diario, che potrebbe contenere indizi importanti, finisce nelle mani di una collega: uccisa anche lei. La preoccupazione diventa terrore.

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