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Una relazione privata

Regia di Frédéric Fonteyne vedi scheda film

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La recensione su Una relazione privata

di bradipo68
8 stelle

Una lei e un lui,senza nome,separatamente davanti alla macchina da presa rispondono alle domande di un intervistatore senza volto:raccontano la loro relazione esclusivamente sessuale,confinata nell'anonimato di una stanza d'albergo.Il titolo italiano,neutro e benpensante è assolutamente fuori luogo:quello originale parla di una relazione pornografica.Perchè questo è:una relazione sessuale del giovedì pomeriggio in cui i nomi sono banditi,le rispettive vite tenute fuori,una relazione nata grazie a un annuncio su una rivista hard che parlava di una determinata fantasia sessuale che i due vogliono attuare.Se qualcuno pensa che questo è un film per guardoni sbaglia tutto:allo spettatore non è dato sapere quale sia questa fantasia sessuale e la cinepresa resta al di fuori di quella camera a tenuta stagna che è il loro punto d'incontro sessuale.Il punto di partenza è Ultimo tango a Parigi ma senza il pregresso e la carica di omosessualità latente del capolavoro di Bertolucci.Qui i due protagonisti sono sereni,senza particolari problemi,sono assolutamente normali.Il problema nasce quando cominciano a farsi strada i sentimenti nella loro relazione:vogliono cominciarlo a farlo normalmente senza assecondare più la fantasia che li aveva accomunati.E sorge spontaneo il bisogno di qualcosa di più che non un semplice atto meccanico.Il film si risolve tutto nel contrasto tra amore e sesso,intimità e resto del mondo.Quasi un utopia lasciare il resto del mondo chiuso fuori dalla porta di quella stanza.I due attori sono favolosi per naturalezza,Lopez ha un sorriso che illumina il volto,mentre la Baye,di bellezza folgorante ai tempi de La camera verde di Truffaut,ha un sorriso che disarma e mette in mostra senza problemi tutte quelle rughette che la rendono affascinante donna matura.Il film di Fonteyne è un film camera e caffè,racchiuso quasi totalmente in interni e affidato quasi per intero agli sguardi e alle parole di Lopez e della Baye,dalla confezione per nulla laccata.Un film che contravviena alla natura dell'uomo,animale(non sempre)logico con pericolosa tendenza a chiedersi il perchè accadono certe cose.Qui le domande rimangono inevase:non sappiamo neanche perchè anche avendone l'occasione i due non vogliano continuare una relazione sentimentale più conformista.non sappiamo neanche se entrambi dicono la verità perchè le loro versioni sugli stessi argomenti sono anche divergenti.Ma probabilmente la divergenza è dovuta alla deformazione del ricordo:era differente il modo in cui ognuno ricordava il tempo trascorso insieme.

Su Frédéric Fonteyne

particolare l'idea,altrimenti l'aspetto è piuttosto dimesso

Su Nathalie Baye

ottima

Su

il sorroso gli illumina il volto

Su Jacques Viala

cameo

Su Paul Pavel

cameo

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