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La casa 2

Regia di Sam Raimi vedi scheda film

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Funzi159

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La casa 2

di Funzi159
10 stelle

Il film è un vero cult del cinema e una pietra miliare nel genere horror/splatter moderno, anche per come Sam Raimi con il ridotto budget a disposizione riesce a creare una messinscena da film Oscar. La telecamera non sta ferma un momento, i colpi di scena si susseguono a ripetizione, e si passa dall'horror macabro alla comicità slapstick nel giro di pochi secondi. Il personaggio di Ash è diventato un'icona degli horror grazie a due fattori; Bruce Campbell che lo interpreta (inimitabile la sua performance) e l'equipaggiamento da vero eroe, con una motosega al posto della mano destra e un fucile a canne mozze (poi soprannominato Boomstick) nell'altra. Difficile trovare aggettivi per definire un film come questo, ma forse il suggerimento può arrivarci da Ash stesso. Disse egli; "Groovy".

Sulla trama

Raimi riprende la trama da dove l'aveva lasciata alla fine del film precedente, facendo una sorta di sunto rielaborato dove Ash arriva con la fidanzata allo chalet (e però scompaiono i 3 amici) e risveglia involontariamente le forze del male. Le trovate non sono mai abbastanza, e partendo da uno spunto anche semplice se vogliamo, viene messo su un piccolo spettacolo macabro dove i protagonisti vengono triturati dalle trovate assurde che saltano fuori dal cilindro magico del prestigiatore Raimi, con alcune invenzioni che fanno davvero chinare davanti a tale maestria. La mano posseduta di Ash e lui che vi combatte contro è probabilmente un pezzo unico nella storia del cinema, scena in bilico tra la comicità di Laurel and Hardy (o se vogliamo dei Three Stooges che Raimi tanto ammira) e la violenza sadica di Jack Torrance in "Shining". Poco più in là, la spettacolare animazione di tutti gli oggetti della casa che sbeffeggiano e ridono del protagonista, in una scena che è degna di un cartone animato di Tex Avery. Dialoghi mai scontati, e alcune battute volutamente ridicole per accentuare l'assurdità della trama (Henrietta che minaccia Ash dicendo; "Inghiottirò la tua anima", ed Ash per tutta risposta; "Inghiotti questo", sparandole alla testa). Finale azzeccatissimo, con Ash catapultato nel Medioevo, che viene venerato come "L'uomo venuto dal cielo per liberarci dal terrore dei deadite", lasciando aperto all'episodio successivo "Army of Darkness".

Sulla colonna sonora

Joseph LoDuca aveva già lavorato con Raimi nel precedente "Evil Dead". In questo film migliora nella strumentazione (anche grazie ad un budget più adeguato) e scrive alcuni pezzi che sono davvero eccellenti. Il tema principale, "Behemoth", è adattissimo all'atmosfera del film, e nel film si adatta perfettamente alla scena dove Ash e Annie si ritrovano a fronteggiare gli alberi mostro che distruggono la casa. Per ogni sequenza, LoDuca ha una melodia adeguata, soprattutto nei momenti di forte agitazione. Lodevole il brano conclusivo, "Hail He.../End Title", a fare da sottofondo alla scena dove Ash è nel Medioevo e spara al deadite volante. LoDuca confermerà e consoliderà le sue capacità nella riuscitissima colonna sonora del seguito "Army of Darkness".

Cosa cambierei

Assolutamente niente.

Su Sam Raimi

Raimi, fin dal cortometraggio "Within the Woods", ha dimostrato che sa come tenere la cinepresa. Con questo film lo conferma ancor di più, inventando delle inquadrature, dei movimenti e delle impostazioni sceniche che hanno fatto storia. La steady-cam che si muove dal punto di vista dei demoni è un suo trademark diventato must in numerosi film dell'orrore moderni. Inoltre, il suo mettere in evidenza i dettagli sempre al momento giusto, il deformare le immagini e l'abilità nei trucchi registici (il girare spesso le scene al contrario per poi montarle giuste) sono solo alcune delle dimostrazioni di talento che escono fuori da questo film. Raimi conferma uno stile consolidato e personale, e riproporrà la cosa anche in film di genere diverso (come il western "The Quick and the Dead"), e saprà maturare ancora nonostante tutto e raggiungere i livelli che oggi conosciamo con titoli come quelli della serie di "Spiderman".

Su Bruce Campbell

Campbell impersona per la seconda volta lo pseudo-eroe Ash che nella saga dimostra sì di avere fegato, ma anche di farsela seriamente addosso davanti ai mostri (da antologia il pezzo in cui compare l'albero mostro e gli sbiancano i capelli). Campbell riesce a incarnare un personaggio che a suo stesso dire "E' uno come tutti noi", ossia quello che si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma che pur di salvarsi la pelle ce la mette davvero tutta. Nel film, Campbell si esibisce in alcune scene che mettono davvero in evidenza le sue doti da attore di altri tempi; si ritrova con la testa della sua fidanzata che gli morde una mano e la sbatacchia qua e là per la casa, perfino picchiandola con un libro. Dopodichè, la sua stessa mano gli si rivolta contro ed è costretto a combatterla (in cucina Bruce si dimostra anche un discreto acrobata) e alla fine addirittura ad amputarsela con una motosega. Poco più avanti, tutti gli oggetti lo sbeffeggiano, e lui quello che di meglio trova da fare è mettersi a ridere insieme a loro, muovendosi in sincronia con la lampada del tavolino. Non esaurite le risorse, rimpiazza la mano amputata con la motosega, e affronta le ultime avversità con ancora più tenacia. Campbell da al personaggio un look a metà strada tra un macho alla Rambo e un comico alla Jerry Lewis, vuole fare il duro ma senza nascondere l'umana paura del personaggio, che si esprime con sguardi e smorfie davvero inimitabili. Campbell non recita effettivamente, è solo se stesso e da forma un personaggio che lo renderà un'icona dei film horror, e non solo. E come ogni personaggio celebre che si rispetti, ha anche lui le sue battute celebri. Dopo essersi montato la motosega in luogo della mano, e aver accorciato le canne del fucile, contempla il lavoro con la sua battuta, diventata trademark; "Groovy". E forse, questo è quello che si può dire della sua interpretazione stessa.

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