Regia di Antonio Bido vedi scheda film
una volte digerite le esagerate e decisamente improbabili coincidenze che legano i protagonisti della vicenda e gli evidenti richiami allo stile "Argentiano" nelle modalità in cui vengono uccise le vittime, il ritmo regge. Simpatici Pani e la Tedesco che fanno la differenza rispetto ad altri protagonisti impacciati che frequentarono questo genere negli anni 70'. Altra piacevole differenza rispetto ad altre mille pellicole gialle coeve è la totale assenza di morbose e inutili scene di sesso. Il difetto sostanziale della pellicola sta, come già anticipato, nell'esagerazione dei casi fortuiti: la protagonista arriva a Roma e fa fermare il taxi presso una farmacia in cui il farmacista è appena stato ucciso, caso vuole che l'assassino sia già fra i conoscenti della nostra eroina e caso vuole pure che una delle vittime sia il dirimpettaio del di lei fidanzato...sarà anche vero che il mondo è piccolo, ma il troppo stroppia...
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