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Istantanee

Regia di Jocelyn Moorhouse vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Istantanee

di woody
8 stelle

Un film di provenienza “down under” che ha per base un anomalo triangolo dalle capovolte prospettive e geometrie. Sull’altezza si sviluppa la disperata ricerca di una fiducia assoluta da riporre in un altro per un non vedente assetato di conferme e verità che da solo non può ottenere. L'incapacità dello sguardo che non può cogliere (e ritrasmettere) compiutamente la realtà è un tema insito nella natura stessa dell'arte cinemato(foto)grafica. Nulla di nuovo sotto il sole, insomma, solo la riprova che tra il complesso rapporto madre-figlio (la "fede" nelle verità materne è forse la più totale e "cieca"), la chimica attrazione uomo-donna e l'affine legame amico-amico, gli spazi per l’inganno e il tradimento rimangono integri, al di là della “cieca” (aridaje) fiducia dell’individuo (nemmeno il terzo componente, infatti, per quanto genuino, candido ed alla buona può garantire quella certezza e somma onestà di cui sente disperatamente bisogno il protagonista), e che sull’enigma della “visione” ci si può giocare ancora ed a lungo. E se la paradossale relazione (tutta picche e ripicche) all’insegna di una dominazione e schiavitù reciproca (lotta di potere senza vincitore) alimentata da eque ossessioni senza soluzione (lui non può vedere ciò che ha, lei non può avere ciò che vede) non ha altra alternativa che la disgregazione, il discorso sullo sguardo, sballottato tra sorprese e dubbi, non può che sospendersi con un punto interrogativo. Benché non viri compiutamante né sul dramma, né sulla commedia, pur bazzicando ora nell’uno ora nell’altro terreno, “Proof” mantiene nelle sue minute illustrazioni quotidiane fatte di piccole conflittualità, egoismi e dispetti, quel basso profilo competente e giudizioso da opera fine che si premura, giustamente, di rimarcare solo l’inconciliabilità dei punti di vista espressi. In definitiva, buona la prima, miss Moorhouse. Oops, dimenticavo, una piccola inesattezza nella scheda: la passione della fotografia è tutta di Martin, il non vedente.

Su Russell Crowe

Questo volto non mi è nuovo...

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