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Così come sei

Regia di Alberto Lattuada vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Così come sei

di alan smithee
5 stelle

Giulio, un maturo architetto romano, specializzato in giardini, si reca a Firenze per un acquisto su commissione e, nel cimitero ove avrebbe dovuto tenersi la contrattazione, si imbatte, rimanendone abbagliato dalla bellezza, nella giovane Francesca, con cui familiarizza offrendole un passaggio fino in città.

I due hanno modo di rivedersi e Giulio, irretito dalla bellezza della ventenne, si ferma solo quando apprende, da un amico incontrato nel capoluogo toscano, che la ragazza è la figlia di una sua ex fiamma, e che il padre, di fatto incerto, potrebbe essere persino lui.

La circostanza lo affligge e gli insinua attanaglianti dubbi etico-morali relativamente ad una relazione che la ragazza condivide e vorrebbe portare avanti, e l'uomo cercherà di andare a fondo sulle incognite relative alla paternità della giovane.

Intanto la ragazza si presenterà a casa sua, poi i due andranno assieme a Madrid, approfittando del fatto che la figlia di Giulio è incinta ed intenzionata ad abortire.

Finirà che Francesca si stuferà di questo approccio tutto cautele e ritrosie da parte del suo maturo partner, scomparendo dalla vita di Giulio con la stessa rapidità in cui ella gli si è parata dinanzi.

Da una sua stessa sceneggiatura scritta assieme ad Enrico Oldoini, Alberto Lattuada torna a celebrare la bellezza femminile rigogliosa che molto spesso è stata al centro dei suoi film.

L'amore tra un uomo maturo e la sua giovanissima fiamma, che l'allora diciassettenne Nastassja Kinski interpreta con l'ardore e la perfezione fisica che la rendevano davvero un soggetto davvero compatibile alla idolatria, si complica qui con la presenza di dubbi incestuosi che finiscono per scuotere la coscienza e l'umore del nostro maturo protagonista, a cui Marcello Mastroianni conferisce i timori e le reticenze conformi ed compatibili col proprio scabroso ruolo.

Cast ed ambientazione italo-spagnola sono costruite a scopi scientemente commerciali, per raddoppiare nei due paesi le chances di circolazione della pellicola, che gioca le sue torbide carte giocando sul contrasto giovaninezza/maturità, sull'ambiguità amante/genitore, su una certa sin troppo calcolata malizia di fondo, distribuita un po' senza criterio, senza tuttavia travolgere se non dal punto di vista puramente visivo in virtù delle grazie della splendida protagonista, piuttosto che col suo sviluppo narrativo un po' scontato, un po' inerte.

Completano il cast Barbara De Rossi nel ruolo della figlia del protagonista, coetanea della sua nuova fiamma, Monica Randal nei panni della rassegnata moglie di Giulio, Ania Pieroni, disinibita e cinic amica di Francesca, e Francisco Rabal nei panni del vecchio amico-informatore di Giulio.

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