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Star Wars: Episodio 1. La minaccia fantasma

Regia di George Lucas vedi scheda film

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La recensione su Star Wars: Episodio 1. La minaccia fantasma

di Decks
4 stelle

L'imperitura popolarità di un marchio non è spesso sinonimo di buon risultato; qualunque cinefilo si pone qualche domanda quando un titolo visibilmente mediocre, viene osannato e difeso strenuamente da chiunque. Quindi, è il caso di dirlo, il primo episodio della seconda trilogia, nonostante il grandioso successo avuto è indifendibile sotto quasi tutti gli aspetti, sfigurando dinanzi ai precedenti portentosi capitoli.

 

L'inizio promette bene. Le meravigliose musiche di John Williams, non hanno neppure una stonatura nonostante i 16 anni di pausa, lo spettatore si sente di nuovo attratto da quella galassia lontana, lontana e soprattutto, incuriosito dal vedere i fatti antecedenti alla storia già conosciuta. Ma è una sensazione effimera, destinata a svanire di lì a poco quando ci si accorge che le ragionate sceneggiature, non sono più le fondamenta del film. Adesso è il senso dello spettacolo a farla da padrone: dai primi minuti fino al finale, dove un inutile sfoggio della computer grafica e di una strabiliante(?) sfera luminosa, fanno bene intendere quali siano le intenzioni di George Lucas. Ed è proprio quella CGI che, non solo è negativa, ma fastidiosa nell'intera riproduzione del film: invadente, volutamente spaccona e detestabile; la scelta di abbandonare i costumi, tranne per qualche eccezione, si rivela errata, col risultato che arieggia continuamente un'aria di finzione causa l'utilizzo ancora acerbo di questa nuova tecnologia. Non a caso si vede, come Lucas si sia impegnato nello strabiliare attraverso gli effetti speciali in svariate scene: una gara di veicoli futuristici (ispirata a Ben Hur), un esercito di droidi che si scontra con una razza aliena il tutto creato attraverso il computer, acrobazie e velocità aumentate esponenzialmente nella battaglia con spade e pistole laser, un'ennesima esplosione di una nave spaziale (che ormai stufa) e tanto altro.
Lucas fa tutto questo tralasciando la sceneggiatura, che non solo è messa da parte per far spazio a corse, esplosioni e illusioni visive, ma è addirittura scritta in modo infantile e inudibile. I jedi tanto saggi ormai sono apprezzabili solo da dei bambini e alcuni personaggi (come Jar Jar Binks, o Padme) risultano ridicoli, per niente credibili e persino odiosi, basti guardare il modo con cui si esprime Jar Jar.
A tutto questo vi si aggiungono interpretazioni colme di inettitudine e un montaggio maldestro: nel primo caso Liam Neeson, che stilisticamente risulta fascinoso e meditativo, ogni qualvolta parla o tenta di esibire un espressione non riesce a far altro se non dire frasi puerili o mostrare un volto privo di sentimento, con occhi costantemente socchiusi in una faccia, che oserei definire, a pesce lesso. Ewan McGregor appena accettabile, viene invece messo da parte, reso pressoché inutile dai voleri della trama. Tutti gli altri non sono altro che macchiette, o peggio sciocchi personaggi che oltre a non risultare credibili stonano ancor più la già precaria opera.

Il montaggio però, è sicuramente il tasto più dolente. Se già nel precedente episodio la concatenazione di diverse scene dava un senso di spaesamento, qui il tutto è organizzato in modo sgradevole e inaccettabile. Trama divisa non in due, o tre, ma in ben quattro filoni nei quali il pubblico è sballottato continuamente, col risultato che l'unica emozione provata è quella della nausea, nel non avere neppure tempo per digerire un dato evento, prima che ne accada un altro in una frettolosa successione.

 

Neppure la trama si salva: un miscuglio di buonismo irritante, con l'assenza del ritmo scanzonato e maturo della serie (soprattutto nella prima parte che procede piatta e mai avvincente) e senza la solidità che aveva la storia della prima trilogia, la coerenza in questo film è un aggettivo ignoto, e oltretutto la profondità della saga qui è messa a dura prova da scelte di scrittura deplorevoli.

Se però nelle sceneggiature Lucas fallisce, nella regia per fortuna dà un buon risultato, che insieme alle musiche, sono l'unico lato positivo di questa pellicola. Sapienti, curate e frenetiche nei punti giusti, forse eccessivamente sicure di sè nel dimostrare continuamente il miracolo del computer, ma sono comunque un buon risultato che riesce per lo meno a rendere vedibili i pochi minuti di stabilità prima dell'ennesimo cambio di scena, accompagnati fortunatamente da musiche epiche al punto giusto.

 

Bisogna arrendersi all'evidenza. Non abbiamo più di fronte un film intimista, che si impegna nello scavare nell'animo umano, ma di un frivolo divertissement fatto da mezzi spaziali e spade laser. Privo della genialità degli altri film, si riduce a voler esclusivamente intrattenere lo spettatore in effetti speciali, che invece di strabiliare, disturbano per la loro interferenza. Non regge il paragone con i primi tre capitoli e neppure con i seguenti. Sicuramente il peggior episodio della saga.

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