Regia di Aurelio Grimaldi vedi scheda film
Una donna giovane e bella decide di assumere ogni notte un’identità diversa, per conquistarsi la libertà di avere, ogni volta, un amante diverso. Una donna come questa – sembra il concetto portante del regista – fa paura ai maschi, come i lupi delle favole fanno (o facevano?) paura ai bambini. Gli uomini, tuttavia, continuano a cercarla. Il film di Grimaldi convince appena un po’ nell’episodio dei due ragazzi napoletani, ma l’idea d’inserire uno studente che s’innamora della ragazza e la cerca tenacemente non supplisce all’assenza quasi totale di un minimo abbozzo di sceneggiatura.
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