Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film
Un Almodovar che ha preso la strada giusta nel racconto cinematografico. Le sue idee sono sempre eccezionali ed al limite, ma quello che veniva a mancare era la linea del racconto, insomma un amore sproporzionato per il cinema, ma che spesso strabordava, sia nel racconto che nella direzione degli attori.
Questo amore cinefilo lo ha sempre manifestato, qui eccelle con il prototipo dell’attrice simbolo di questo genere che è Bette Davis, la Divina, ed il film preso a spunto è Eva contro Eva, coinvolgendo anche il dramma teatrale di Un tram che si Chiama Desiderio. I ritorni a questi simboli e film e dramma, sono continui, coinvolgendo e condizionando la stessa trama, ma dando nello stesso momento uno stimolo in più.
Non mancano i momenti di ironia e satira forte , che bilanciano il dramma, che alle volte prende tinte talmente forti da perdere la credibilità della storia.
Insomma questa volta ci siamo in pieno e l’Oscar è meritato insieme al nostro David.
Un ragazzo che vive con al madre, non conosce il padre, di cui la madre ha sempre detto che è morto.Il ragazzo rimane vittima di un incidente e uore al madre va alla ricerca del padre
Già conosciuta nel precedente film in un ruolo minore, qui vien adoperata in maniera simbolica, ma l'attrice riesce a dare credibilità al personaggio
Spiritoso e magari Almodovar è stato capcace a dirigerlo senza cadere nei suoi stereotipi
Risente dell'impostazione nevrotica del regista prima maniera
Bel volto tragico in ruolo determinante
Il ruolo portante del film, attrice sensibile e sintetica che riescea creare senza cadere in pose facili, quindi un gioco di equilibrio perfetto
Regia davvero perfetta, con in prima cosa una bellissima direzione degli attori, cosa che spesso manca in Almodovar.
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