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5 bambole per la luna d'agosto

Regia di Mario Bava vedi scheda film

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La recensione su 5 bambole per la luna d'agosto

di ethan
7 stelle

Dieci persone si ritrovano su un'isola temporaneamente senza alcun contatto con il mondo esterno e, una ad una, iniziano a morire assassinate...

'5 bambole per la luna d'agosto' è da ascrivere tra quei film meno amati dall'autore stesso, Mario Bava, grande innovatore di generi come l'horror e il thriller italiani, dai quali poi attinse a piene mani Dario Argento: la pellicola del 1970 invece è, nonostante una sceneggiatura - tratta molto liberamente da 'Dieci piccoli indiani' di Agata Christie - esilissima, dialoghi non certo memorabili e interpreti che regalano performance che non passerano alla storia, ma che sono funzionali ai loro personaggi, un'opera delirante, visionaria e barocca, ricca di trovate geniali, soluzioni visive ardite e un uso virtuoso di musica e scenografia.

Il film è attraversato da una vena dissacrante nei confronti della società borghese, è quasi tutto girato in interni che, in quanto ad arredamento, rimandano chiaramente alla Pop Art e soprattutto è composto da un fuoco di fila di immagini, colori, musica, volti, inquadrature sghembe, che stordiscono lo spettatore.

Emblematica dello stile del regista la scena di apertura in cui, grazie a stacchi di montaggio, primi piani, zoomate e totali veniamo a conoscenza sia dei personaggi che popoleranno la stramba vicenda sia dell'ambiente in cui essi si muoveranno e da ricordare la scena che, da una collutazione tra due individui, una serie di sfere rotola per una scala, con la mdp che segue la caduta fino ad arrivare ad inquadrare l'ennesimo personaggio morto assassinato, che verrà anch'esso riposto in una ghiacciaia, avvolto nella plastica, in fila uno di fianco all'altro.

Tra gli interpreti val la pena menzionare Maurice Poli, che ritroveremo nel cult maledetto 'Cani arrabbiati', William Berger, Howard Ross e tra le donne, una più bella dell'altra, Edwige Fenech, Ira Fürstenberg e Justine Gall. Musica di Piero Umiliani con il pezzo rock-progressive 'Ti risveglierai con me', cantato dal gruppo Balletto di Bronzo sui titoli di coda.

Un gioiellino da riscoprire.

Voto: 7.

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