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5 bambole per la luna d'agosto

Regia di Mario Bava vedi scheda film

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La recensione su 5 bambole per la luna d'agosto

di SalvoVit
7 stelle

 

5 Bambole Per La Luna d'Agosto è la realizzazione di un vero miracolo da parte di Mario Bava che prende in mano un progetto di bassissimo livello e lo trasforma in cinema. Non si sta parlando di un grande film. Di sicuro è uno dei Bava minori, ma se normalmente sarebbe stato un progetto privo di interesse, questa volta riesce ad essere interessante per una sola cosa: Mario Bava.


Con una sceneggiatura quasi vergognosa, Bava crea un'opera particolare, che ha i suoi punti di forza nella costruzione dell'immagine, le scenografie e la regia.


Frank Hangel, è il creatore di una formula che in molti vorrebbero. Egli viene invitato, insieme ad altre persone, nella grossa villa di un ricco imprenditore, il quale offre a Frank molti soldi per la sua formula. Tutte le persone all'interno dell'edificio iniziano a morire ma nessuno sembra essere il colpevole.

 


Bava sembra aver capito fin dal principio che la sceneggiatura di questo film è priva di qualità e quasi involontariamente irreale e così cerca di trasformare un thriller/giallo di basso livello in un fantasy dall'ironia nera, trasportando lo spettatore in un microcosmo, rappresentato dalla villa, il quale sembra essere estraneo al mondo reale. I personaggi vivono in un mondo loro con regole differenti dalle nostre.


Il mondo in cui i personaggi si trovano sembra provenire da un'opera di Andy Warhol, tra la pop art ed il barocco, esattamente in linea al periodo di uscita del film, fine anni sessanta.


Si tratta di un film difficilmente giudicabile per il suo lato 'giallo'. E' un'opera dalla sceneggiatura scadente, piena di buchi narrativi, con personaggi mal caratterizzati e situazioni involontariamente irreali, supportate da una recitazione ancora più scadente, ma Bava ha reso più che sufficiente un giallo scadente e privo di interesse, trasformandolo in un fantasy dall'ironia nera, ed è qui la forza di un autore.


L'ironia nera e cinica dell'autore è chiaramente presente nelle sequenze più interessanti dell'opera, specialmente nell'idea ironicamente macabra dei cadaveri appesi nella cella frigorifera.

 


5 Bambole per la Luna d'Agosto è uno dei film più odiati da Bava ed è anche comprensibile il motivo, ma questo fa capire quanto Bava fosse un autore vero in quanto anche in un film da lui non voluto, esiste sempre una grande cura nell'immagine e nell'arte cinematografica.


Bava sa che questo non può essere un film serioso e cupo ed allora lo rende quasi un film divertito. Bava sembra divertirsi con i personaggi e l'ambiente in cui li immerge. Elimina tutta la cupezza e la serietà che una trama gialla di questo tipo avrebbe potuto avere e la riempe di colori, virtuosismi estetici ed anche registici. Bava sembra non avere per niente a cuore nessuno dei personaggi e così decide di divertirsi con loro, mettendoli alle strette ed intrappolandoli nel loro egoismo.


I personaggi sono tutti dei topi in trappola che sembrano non avere nessuna cura né di loro stessi né degli altri.


E' un film importante esclusivamente per la cura estetica e cinematografica di un vero autore come pochi.

Chi cerca un giallo vero e proprio, interessante ed avvincente, probabilmente ne rimarrà deluso, ma chi è interessato alla poetica di un'autore e alla capacità estetica di rappresentare la (ir)realtà cinematografica attraverso il solo uso dell'immagine, allora ne rimarrà soddisfatto.

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