Regia di Domenico Paolella vedi scheda film
Un film che parte bene, con la promettente scena iniziale del pomposo, assurdo matrimonio fra gli eredi ancora in fasce di due nobili casate. Sfortunatamente qui iniziano e terminano le buone idee, perché i restanti ottanta minuti sono invece solo un accozzaglia di situazioni forzate messe lì a scopi meramente pruriginosi, e dialoghi al limite della demenza. Vi cito a mo' di esempio questa battuta messa in bocca all'illecito amante della monaca: “Sei piena di fuoco. La mancanza di amore regolare scatena in te come un torrente sotterraneo”. Chi è? Il seduttore didascalico? Altri colpi di puro genio sono la presenza del tutto gratuita ai fine del racconto di una suora cleptomane e la scena della fustigazione (in sala mensa, come direbbe Fantozzi). Chiudo facendo notare che l'attore che interpreta il vescovo assomiglia in maniera preoccupante a Mino Martinazzoli.
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