Parsifal

Trama

In una radura boscosa nei pressi di un monastero, i cavalieri del Graal si destano al sorgere del sole; tra loro c'è l'anziano Gurnemanz (Robert Lloyd), il più saggio custode della virtù e della storia del Santo Graal. Arriva al galoppo la selvaggia Kundry (Edith Clever, con la voce di Yvonne Minton), che appare come sincera amica dei cavalieri. La donna ha con sé un'erba medicamentosa proveniente dall'Arabia, pensando che possa servire per lenire la piaga di Amfortas (Armin Jordan, con la voce di Wolfgang Schöne). Dopo un accenno alla profezia del Salvatore, Amfortas viene condotto al mattino sul lago per l'abluzione quotidiana. Il lungo monologo di Gurnemanz svela tutto l'antefatto del dramma, raccontando a quattro giovani scudieri il mistero di Kundry, le sue improvvise assenze e le sciagure che si abbatterono sulla confraternita. All'improvviso, un cigno cade ucciso da una freccia. Il cacciatore, Parsifal (Michael Kutter, poi Karin Krick, con la voce di Reiner Goldberg), viene catturato dai cavalieri e rimproverato severamente da Gurnemanz. Il ragazzo non conosce nulla del mondo e di se stesso, a parte il vago ricordo di sua madre Herzeleide. Colpito da tanta ingenuità, Gurnemanz pensa di metterlo alla prova: che sia lui il tanto atteso Salvatore? Ingresso alla sala del Graal: risuonano le campane mentre i cavalieri si dispongono lentamente intorno all'altare. Nel secondo atto, Klingsor (Aage Haugland), osserva Parsifal venire verso il suo castello. Solo il nemico del Graal riconosce il puro folle che potrebbe redimere i cavalieri e lo attira nell'abbraccio mortale di Kundry. Klingsor la chiama e la obbliga ad adempiere al proprio castigo, ma pur preda di terribili sofferenze, Kundry gli ride in faccia, beffeggiando la castità che lo accomuna ai cavalieri del Graal. Il giardino magico prende il posto del palazzo. Tra fiori e colori d'oriente spuntano gruppi di belle fanciulle, che si rincorrono allegramente giocando con Parsifal. Kundry tende una trappola al ragazzo: privato dell'amore materno, egli ritroverà la gioia perduta nell'amore erotico. A sua volta Kundry vuole essere redenta e cerca di attirarlo a sé, ma Parsifal la respinge, aspirando alla salvezza in altro modo. Klingsor scaglia contro Parsifal la Sacra Lancia, che resta miracolosamente sospesa sul capo di lui. Parsifal la afferra e traccia in aria il segno della croce. Subito il giardino si trasforma in deserto e il potere di Klingsor si dissolve nel nulla. Terzo atto: campagna presso il Monsalvato, alba del Venerdì santo. Gurnemanz si prende cura di Kundry, che giace sotto un cespuglio di spine. Gurnemanz asperge il capo di Parsifal versando il contenuto di una fiala, mentre Kundry gli lava i piedi asciugandoli coi suoi capelli. Parsifal si china su Kundry e la bacia sulla fronte. Il corteo dei cavalieri procede con passo lento, portando in un feretro il cadavere di Titurel (Martin Sperr). La bara di Titurel viene scoperchiata. Amfortas si solleva lentamente e fissa il cadavere del padre, si strappa le vesti e indica la piaga che gli strazia le carni.  Parsifal allunga la Sacra Lancia e guarisce la ferita di Amfortas.

Note

Adattamento dell'omonima azione scenica sacrale di Richard Wagner, presentato fuori concorso al Festival di Cannes 1982. Orchestra filarmonica di Montecarlo diretta da Armin Jordan.