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Trama

A Parigi, France de Meurs è quella che si definisce una giornalista star, sempre pronta a dividersi tra un set televisivo, una guerra lontana e il trambusto della sua vita familiare. Il suo frenetico mondo viene improvvisamente sconvolto dopo un incidente stradale in cui ferisce un pedone. L'inaspettato evento la riporta con i piedi per terra e rimette in discussione la sua realtà. Mentre tenta di rallentare la sua attività per condurre una semplice esistenza anonima, France vede la sua fama continuare a perseguitarla fino a quando una disorientante storia d'amore sembra porre fine a ogni suo tentativo.

Curiosità

LA PAROLA AL REGISTA

"France è la storia di una giornalista star di un canale che trasmette solo notizie per 24 ore al giorno, sullo sfondo di un mondo fortemente sconvolto da quell'universo quasi parallelo dei media e dei social network. Le società umane hanno perso parte della loro normalità e dei loro equilibri naturali a causa di una società iper digitale e comunitaria. L'ipertrofia del nuovo pensiero porta a un disordine che dà una nuova interpretazione della realtà, la distorce e la sconvolge ulteriormente.

Questa nuova ottica digitale causa - attraverso le immagini e i suoni dei media e la loro realtà sempre ricostruita e distorta - conseguenze sociali e simboliche che non sempre si possono prevedere. Un esempio è quello dei gilet gialli: l'indumento, appositamente di colore fluorescente per migliorarne la visibilità a scopo antinfortunistico, ha finito con l'essere indossato anche dagli scolari per camminare normalmente per strada. In poche parole, i media e internet hanno cambiato il senso di ogni cosa e nel loro tumulto causano una sorta di demenza sbagliata.

La finzione sta avendo la meglio sulla realtà. Le immagini e i suoni costruiscono un mondo parallelo che nulla ha a che vedere con ciò che è vero. Un tempo, la finzione era relegata al cinema. Ora esce invece dalle sale e confonde le linee di demarcazione: la realtà diventa una finzione e la finzione un universo alternativo. Possiamo dire che oggi c'è tanto cinema ovunque, in tutti i media.

L'industria mediatica è un'industria di massa che sfrutta per i suoi fini le possibilità infinite e sconosciute date dalla finzione: nel mondo dell'informazione il vero non corrisponde più alla realtà ma al modo in cui questa viene mediata e trasfigurata. In tale contesto, la connivenza dei giornalisti è qualcosa di tragico ed eroico al tempo stesso. La loro sincerità è spesso dolorosa da vedere: si credono ancora liberi ma, se sono in onda, è perché si sono uniformati a un sistema che li usa per i loro scopi. Tutto questo teatro mediatico - e lo star system che genera - dice molto sulla modernità, sul mondo parallelo che è il reale e su ognuno di noi, che ne fa parte.

France de Meurs incarna la giornalista star del sistema mediatico: un'eroina cinematografica dalla coscienza tragica, tutta illuminata e tutta umana. Lei è l'allegoria di un sistema divenuto oramai una macchina per diventare brutale: la rappresentazione di un evento conta più dell'evento stesso".

Trailer

Commenti (11) vedi tutti

  • Léa Seydoux In France è magnifica con dei primi piani che bucano lo schermo e commuovono , credo la sua migliore interpretazione di una carriera importante.

    leggi la recensione completa di claudio1959
  • Percorrendo una parabola nefasta ma dall'assunto ritrito (l’effetto corrosivo di un'informazione mediatica sempre più posticcia e volgare), Dumont, avviando un’invettiva potenzialmente perspicace, si perde in un puzzle tanto pernicioso quanto abborracciato, a tratti altresì specioso. Léa Seydoux comunque buca lo schermo.

    commento di Stefano L
  • Il peso della popolarità, la voglia di anonimato, il ripensamento. Poi problemi coniugali, drammi familiari, i media, la società della comunicazione. Non si capisce dove Dumont voglia andare a parare e che morale dare ad un racconto con più ellissi del sistema solare e dove l'unica cosa certa è la bellezza raffinata di una magnifica Lea Seydoux.

    commento di bombo1
  • Bruno Dumont ci ha abituato ad un tipo di cinema che tende a vestire di simbolismi molti aspetti della narrazione. In "France" l'approccio e decisamente più didascalico, preferendo al racconto ellittico la rappresentazione diretta di come si costruisce la comunicazione televisiva. Emerge che il come si deve mostrare una notizia conta più del cosa.

    commento di Peppe Comune
  • Se lo scopo del regista era quello di denunciare che "nel mondo dell'informazione il vero non corrisponde più alla realtà ma al modo in cui questa viene mediata e trasfigurata" direi che è stato molto buono e superficiale. Il giornalismo attuale è molto peggio di come lo ha descritto lui.

    commento di gruvieraz
  • “Europa ‘21”, ovvero: “Il peggio è il meglio.”

    leggi la recensione completa di mck
  • Dumont spiazza, lo sappiamo, forse stavolta riesce meno, ma per più di due ore magnetizza, bisogna dirlo.

    leggi la recensione completa di yume
  • Dio che flebo!! Un'angosciante lentezza di superficialità. Ma come si possono produrre ancora oggi delle simili oscenità? L'ho guardato solo per il corpo della protagonista...

    commento di Sladkii
  • Presentato a Cannes quest’anno e attualmente ancora visibile in alcune sale italiane, è l’ultimo importante film di Bruno Dumont.

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Qui piango io.

    leggi la recensione completa di bobino
  • film interessante, come da recensione di alan s, ma quando la componente melodrammatica prende il sopravvento gli accadimenti si alternano senza più un filo preciso, e l'ultima mezzora diventa difficile da sopportare

    commento di carloz5
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Recensioni

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yume di yume
6 stelle

«Il giornalismo in televisione è cinema, è sempre montato, mixato con suoni, dunque la televisione è tutta una fiction. La gente pensa che sia vera ma è cinema» Parole di Dumont, che mette in scena France (Lea Seidoux) suprema epifania di questa verità. Una verità peraltro non tale da strabiliare, da presentare alle masse come… leggi tutto

3 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle positive

laulilla di laulilla
8 stelle

  Bruno Dumont – allontanandosi questa volta dal Pas di Calais, (l’ambiente di Ma Loute e di P’tit Quinquin) – affronta, con la stessa volontà di smascherare le contraddizioni grottesche della società, alcuni momenti significativi della storia di Francia, attraverso i personaggi femminili di Jeanne D’arc* e di France, eroina… leggi tutto

4 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle negative

bobino di bobino
1 stelle

Qui piango io. Quante lacrime per Lea Seydoux / France de Meurs !! Credo un record nella storia del cinema. Se lei piange così, cosa dovrebbero fare gli spettatori ? Non un bel film. Troppo lungo e poco interessante. Il tema della messinscena giornalistica degli eventi di guerra/immigrazione non è trattato come mi sarebbe piaciuto. Solo gli scambi di commenti e impressioni dei… leggi tutto

1 recensioni negative

2023
2023

Recensione

claudio1959 di claudio1959
8 stelle

France Francia-Italia-Belgio-Germania 2021 la trama: France de Meurs è la migliore giornalista di un network francese, stella riconosciuta del telegiornale dove ha una rubrica personale, donna affascinante di grande impatto visivo. I suoi servizi sul fronte delle varie guerre sono seguitissimi dai telespettatori. Dietro le quinte della redazione però capiamo che non tutto…

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Utile per 6 utenti
2022
2022

Recensione

berkaal di berkaal
5 stelle

Non si può certo dire che Bruno Dumont sia manicheo. L'eponima protagonista vive nel lusso, accetta l'ipocrisia del mondo dell'informazione ma si corruccia se tampona un ragazzo di bassa estrazione sociale, addirittura si pente, lascia la televisione, si deprime, viene ricoverata in una clinica di lusso dove tradisce il marito senza battere ciglio, poi ci ripensa, torna sotto i…

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Utile per 3 utenti

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mm40 di mm40
6 stelle

France de Meurs è una famosa giornalista e conduttrice tv francese; reporter d'assalto, specializzata nei servizi girati in zone di guerra, vive la sua popolarità, bellezza e ricchezza con sempre maggior disagio. Finché per distrazione investe un motociclista e decide di cambiare vita, dedicandosi ai meno fortunati. Le sue buone intenzioni però non riescono ancora a…

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Recensione

mck di mck
8 stelle

    Messa in scena nella 13ª opera (lungometraggio o serial) scritta e diretta da Bruno Dumont e incarnata da una magnifica Léa Seydoux, la Vie de France de Meurs [letteralmente: Itala (in memoriam: “Boris”) di Muoio/Muori, e per assonante affinità: dei Morti] nell’anno 2019… - trasfigurata nella resilienza manifesta di Adèle…

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Recensione

yume di yume
6 stelle

«Il giornalismo in televisione è cinema, è sempre montato, mixato con suoni, dunque la televisione è tutta una fiction. La gente pensa che sia vera ma è cinema» Parole di Dumont, che mette in scena France (Lea Seidoux) suprema epifania di questa verità. Una verità peraltro non tale da strabiliare, da presentare alle masse come…

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2021
2021

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laulilla di laulilla
8 stelle

  Bruno Dumont – allontanandosi questa volta dal Pas di Calais, (l’ambiente di Ma Loute e di P’tit Quinquin) – affronta, con la stessa volontà di smascherare le contraddizioni grottesche della società, alcuni momenti significativi della storia di Francia, attraverso i personaggi femminili di Jeanne D’arc* e di France, eroina…

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bobino di bobino
1 stelle

Qui piango io. Quante lacrime per Lea Seydoux / France de Meurs !! Credo un record nella storia del cinema. Se lei piange così, cosa dovrebbero fare gli spettatori ? Non un bel film. Troppo lungo e poco interessante. Il tema della messinscena giornalistica degli eventi di guerra/immigrazione non è trattato come mi sarebbe piaciuto. Solo gli scambi di commenti e impressioni dei…

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Uscito nelle sale italiane il 18 ottobre 2021
locandina
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alan smithee di alan smithee
7 stelle

FESTIVAL DI CANNES 74 - CONCORSO  "Oui mais c'est mon cœur qui est malade, docteur". France de Meurs è la donna televisiva del momento: splendida donna già fisicamente, ma non meno intelligente, tenace, astuta, giornalista dal fiuto sopraffino, pupilla del Presidente Macron, intrepida ed infaticabile protagonista del suo lavoro che cura in ogni fase e sfaccettatura,…

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2020
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Léa Seydoux
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