Con immagini suggestive di paesaggi futuristici ma decadenti in bianco e nero e in 16 mm dell'ex Jugoslavia, la voce narrante di Tilda Swinton e una colonna sonora suonata dalla BBC Philarmonic, si oltrepassano i confini tra finzione e documentario traendo ispirazione dal romanzo di fantascienza dello scrittore Olaf Stapledon. ne viene fuori una sorta di requiem per la specie umana civilizzata.
Affascinante, suggestivo e pieno di malinconia, se armati di pazienza e lascati cullare dal moto fluido, lucido eppur rarefatto e ipnotico di immagini e musica.
un notevole senso dell'inquadratura ci regala uno sguardo conoscitivo sugli strabilianti monumenti "brutalisti" dell'ex-Jugoslavia. sarebbe stato un corto stupendo. con questa durata invece è un mero atto di presunzione. in linea col libro "Infinito" di Stapledon, che stupisce inizialmente per poi diventare illegibilmente noioso. peccato.
Sarà pure un film sperimentale, ma è sperimentato male: blocchi di inquadrature tutti identici come i mattoncini del Lego. Per rifarmi gli occhi, sono andato a riguardarmi Koyaanisqatsi...
LUCCA FILM FESTIVAL & EUROPA CINEMA
Da un futuro così lontano da apparire inquantificabile, giunge un messaggio da parte di una specie evoluta che avvisa l'umanità dell'imminente fine della specie umana, a causa della repentina disintegrazione del Sole.
La solitudine che sbaraglia, che apre squarci di angoscia e lacera chi non può far altro che accettare… leggi tutto
Il Katla, vulcano sub-glaciale del sud dell'Islanda la cui caldera è interamente ricoperta dal ghiacciaio Mýrdalsjökull (in alcuni punti spesso anche più di mezzo chilometro), erutta…
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Da un futuro così lontano da apparire inquantificabile, giunge un messaggio da parte di una specie evoluta che avvisa l'umanità dell'imminente fine della specie umana, a causa della repentina disintegrazione del Sole.
La solitudine che sbaraglia, che apre squarci di angoscia e lacera chi non può far altro che accettare…
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Commenti (3) vedi tutti
Affascinante, suggestivo e pieno di malinconia, se armati di pazienza e lascati cullare dal moto fluido, lucido eppur rarefatto e ipnotico di immagini e musica.
commento di kotrabun notevole senso dell'inquadratura ci regala uno sguardo conoscitivo sugli strabilianti monumenti "brutalisti" dell'ex-Jugoslavia. sarebbe stato un corto stupendo. con questa durata invece è un mero atto di presunzione. in linea col libro "Infinito" di Stapledon, che stupisce inizialmente per poi diventare illegibilmente noioso. peccato.
commento di giovenostaSarà pure un film sperimentale, ma è sperimentato male: blocchi di inquadrature tutti identici come i mattoncini del Lego. Per rifarmi gli occhi, sono andato a riguardarmi Koyaanisqatsi...
commento di leporello