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Riders of Justice

Regia di Anders Thomas Jensen vedi scheda film

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La recensione su Riders of Justice

di starbook
8 stelle

Marcus (Mads Mikkelsen) non elabora il lutto come si conviene alle persone 'normali' ma si trasforma in un Rambo spietato ed infallibile. Jensen gira questo revenge-movie ironico e strampalato 'portando' lo spettatore sulla sua personalissima montagna russa ....

Mads Mikkelsen interpreta Marcus, un soldato con la barba lunga ed il cranio rasato di stanza in un luogo non ben definito (forse medio-oriente), che si trova costretto, suo malgrado, a far ritorno anticipatamente nella fredda Danimarca poiché la moglie ha perso la vita durante un incidente ferroviario, che le autorità reputano accidentale, per poter assistere la figlia adolescente con la quale ha grossi problemi di comunicazione.

Un gruppo di sfigatissimi ed attempati nerds, con evidenti ‘tare’ sia fisiche che psicologiche, lo convinceranno, adducendo motivazioni risultanti da bislacchi calcoli probabilistici, che l’incidente non sia casuale ma provocato ad hoc per uccidere uno scomodo testimone, anch’egli presente nel treno al momento dell’incidente, perito insieme ad una decina di altri passeggeri.

Inizierà per questa strampalata brigata, formata dallo stesso Mads Mikkelsen, Nicolas Bro, Nicolaj Lie Kaas e Lars Brigmann, una guerra violenta contro una associazione di motociclisti capitanata dal cattivissimo personaggio interpretato da Roland Moller, che ricordo volentieri per la sua partecipazione in ‘Atomica bionda’.

Il regista danese Anders Thomas Jensen torna dietro la macchina da presa e ‘colpisce nel segno’ con questa brillante commedia nera ricca di azione, umorismo e colpi di scena veramente spiazzanti.

Il regista acclamato dai cinefili per il capolavoro ‘Le mele di Adamo’, scrive un soggetto perfetto e riunisce il solito manipolo di attori fedelissimi con i quali ha praticamente sempre lavorato fin dal primo lungometraggio ‘Luci intermittenti’.

Come risulta evidente a chi conosce il passato attoriale di Mads Mikkelsen questi si trova a meraviglia nella parte dell’ottuso soldato con problemi di socializzazione, rissoso poiché privo del benché minimo autocontrollo.

Jensen non si prende sul serio e non vuole prendere sul serio nulla di ciò che descrive in questa pellicola che definirei una satira contro la scienza comandata da personaggi prezzolati che sfornano teorie e fanno esperimenti fregiandosi di snocciolare formule e numeri (decisamente un tema di attualità direi) in continuità con la critica feroce già palesata nel precedente, ed a mio avviso deludente, ‘Men & Chicken’.

Come per tutte le altre sue pellicole si cade felicemente nel cinema di genere (action) con momenti estremamente violenti dove non si risparmia la visione di carne maciullata e copiosi schizzi di sangue. Le sequenze di azione risultano estremamente stringate ma sono elaborate con tempi filmici esemplari.

Mads Mikkelsen si trasforma in Rambo ma ciò che ricorderemo più volentieri saranno alcune spassose sequenze nelle quali farà da mattatore il bravissimo Nicolas Bro (Emmenthaler nel film).

Insomma per chi ha amato ‘Le mele di Adamo’ una visione imprescindibile ed il consiglio di recuperare anche ‘The green butchers’, anch’essa una felice prova autoriale di Jensen che speriamo non ci faccia aspettare troppo per la sua prossima fatica.

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