Regia di Richard Tuggle vedi scheda film
Mentre a distanza di quasi mezzo secolo si rivedono ancora volentieri i film della serie dell’Ispettore Callaghan sempre interpretato da Clint Eastwood (uno dei più intelligenti rappresentanti dei valori americani) e si possono tollerare le piccole sbavature ed incongruenze nella trama, in questo Corda Tesa di una decina di anni dopo sono meno tollerante. Lo sono meno perché Clint smessi i panni di Callaghan ha voluto interpretare un poliziotto diverso, più nella norma, finendo per assomigliare ad uno zombie, lento, privo di acume e perspicacia, poco reattivo (almeno finché non gli minacciano la famiglia, che come sapete per gli americani è sacra, solo loro possono dissacrarla), poco comunicativo, sempre individualista fino all’esasperazione, classico macho americano che non ragiona e va avanti cazzeggiando, senza prevenire e prevedere e pianificare nulla. Stendiamo un velo pietoso sul personaggio del killer psicopatico (peraltro ben interpretato), un’apoteosi dei più logori stereotipi e luoghi comuni, fino a farne un personaggio improbabile che deve catalizzare il disprezzo del pubblico fino alla sua sacrosanta soppressione e mettere in evidenza le pecche del sistema giudiziario americano troppo garantista. Nel complesso un filmetto mediocre che fa scadere la simpatia per Clint Eastwood, che si prende troppo sul serio e risulta spento e poco convinto nella parte.
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