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The Hater

Regia di Jan Komasa vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Hater

di Supersonico
7 stelle

Il film a me è piaciuto, sia per la parte tecnica, sia per la storia, sia per gli interpreti, però sono sensazioni di pancia, probabilmente ero in astinenza di thriller politici.

 

Lucidamente parlando non si può considerare 'intelligente' una sceneggiatura di questo tipo che trovo piuttosto nevrotica.

Tutto parte dal fatto che, dopo essersi confidato di esser stato espulso, la ragazza per cui aveva una cotta, decide di tagliare i ponti con lui per via dei genitori di lei che si sono sentiti "traditi" dal suo gesto "immorale", ovviamente quelle sequenze sono ipocrite perchè anzichè risolver la cosa questi "adulti" agiscono su una base di rabbia che offusca il pensiero razionale.

 

Da qui, il nostro eroe escogita un diabolico piano di rivalsa e riscatto personale per recuperare un po di autostima?. Ma poi alla fine della storia lei riappare.

 

Mi è stato facile capire che una ragazza di quel tipo non poteva che portare sventura, una ubriaca, fatta, con precendenti dipendenze e depressioni che fa la scema con te in un club, ubriaca e che si fa portare tra le braccia del nostro anti-eroe...ecco.. il nostro "salvatore" doveva salvare se stesso fin da subito, avrebbe dovuto prendersi e uscire dalla discoteca, altro che star li a ballare in pista con le cuffie aspettando pazientemente la sua 'amata'.

 

In quello stesso club conosce la tipica donna matura e senza scrupoli che gestisce una alquanto improbabile agenzia pubblicitaria o qualcosa di simile. Donna scaltra in apparenza, navigata, per poi cascare nel ridicolo quando va a cena con lui.. cioè.. una donna di quel tipo non avrebbe mai, secondo me, nemmeno rivolto la parola a un sconosciuto che si approccia dal nulla e per far un appunto, non andrebbe in quel tipo di locali.

Una donna stupida, soprattutto quando li dà i soldi dopo che lui l'ha praticamente sedotta. Secondo me lei doveva farsi quella trombata e basta, scaricar la voglia senza entrare nel personale di lui che è un labirinto incredibile.

 

Alla fine la trama è il solito schema che poi porta al disastro finale, quindi, la sceneggiatura non poteva non essere diversamente..

 

Durante il film si vedono spesso 2 avatar (ovviamente l'avatar del protagonista è una donna..) che parlano tra loro, vedi sto poveraccio, ovviamente pregiudicato, nipote della nonna ammalata che poi diventa il piu crudele assassino.. capisco i problemi finanziari, il regista qua avrebbe dovuto trovare la chiave di volta, trasformare in positivo tutta la storia, scardinare le negatività e spiazzare lo spettatore, ma non con una sparatoria in stile Baraclan, ma mostrando in che modo gli eventi cambiano quando si elimina la necessità di manipolare e uccidere il tuo sindaco..

 

 

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