Regia di Mariano Laurenti vedi scheda film
Operazione nostalgia del tutto priva di senso e portata peraltro in scena da Mariano Laurenti con mezzi scarsissimi (vedasi il cast da hard-discount) al servizio di idee non troppo abbondanti e certo non originali.
Mariano Laurenti è stato negli anni '70 e primi anni '80 del secolo scorso uno dei reucci della commedia eroticoide italiana figlia (degenere) del “Decameron” di Pasolini. Nel 1996, a quasi settant'anni di età, decide di proporre una sorta di aggiornamento del suo “Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda”, titolo cult all'interno del suddetto subgenere. Difficile spiegarsi i perché di un'operazione fuori da ogni logica commerciale oltre che -ça va sans dire- nulla da un punto di vista strettamente artistico. Ancor più se per tale progetto puoi contare solo, come punte di diamante, su nomi di terza e quarta schiera quali Martufello, Sergio Vastano, Angela Cavagna, Silvio Spaccesi e Ramona Badescu. Il peggio, comunque difficile da identificare in cotanto squallore, è forse non la scialba trama o le trite gags da due soldi, ma quanto più i continui riferimenti alla TV spazzatura del momento, cosa che finisce col dare al prodotto scadenza brevissima, rendendo molte delle gags del tutto incomprensibili a chi quegli anni non li ha vissuti, ma difficili da assimilare (“apprezzare” sarebbe qui vocabolo fuori luogo) anche per chi come me è sufficientemente vecchio e quegli spots e quelle news li aveva comunque visti/vissuti. Nel complesso, un film comico che a me ha strappato un'unica risata di numero, quando Martufello menziona il “puttanodromo”. Potete immaginare il resto!
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