Regia di Max Barbakow vedi scheda film
15ma Festa del Cinema di Roma 2020
Un'insolita commedia dell’assurdo quella scritta e interpretata da Adam Samberg, protagonista con l’aria da simpatico cazzone. All'inizio della visione rimaniamo disorientati quando Nyles, invitato ad una festa di matrimonio nell’assolata (pure il 9 novembre) Palm Springs, inseguito da un misterioso arciere scivola all'interno di una grotta per risvegliarsi nel suo letto e rivivere da capo la medesima giornata. Veniamo poi a scoprire di essere precipitati insieme a lui in un loop temporale che lo costringe a rivivere all'infinito il giorno del matrimonio tra Abe e Tala, amica della sua fidanzata che le fa da damigella d'onore.
L’averci provato con Sarah, la sorella della sposa, trascina anche lei nel medesimo vortice senza uscita. I due, unici consapevoli di rivivere da capo lo stesso maledetto 9 novembre che per tutti gli altri è sempre un giorno nuovo, si divertono come matti a trascorrere l'eterna giornata tra scherzi e mattane, stando attenti però a sfuggire alle sadiche vendette di un altro folle prigioniero del tempo, l'arciere di cui sopra, interpretato con cattiveria da J. K. Simmons. Ovviamente la condivisione di tale particolare situazione porterà lo sbocciare di un sentimento, ma sarà vero amore o solo mancanza di alternative?
Palm Springs è una commedia dell'assurdo che diverte con un pizzico di follia ma anche di tenerezza, posto che si accetti, senza farsi troppe domande sulla coerenza della trama, di farsi trascinare nel loop insieme ai protagonisti.
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