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Still Crazy

Regia di Brian Gibson vedi scheda film

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La recensione su Still Crazy

di GIANNISV66
8 stelle

Alla fine degli anni '70 una band di Hard Rock, gli Strange Fruits, litiga sul palco di un festival rock e si scioglie. Parecchio tempo dopo Tony, ex tastierista della band, incappa nel figlio dell'organizzatore di quel festival, che ne vuol riproporre uno speciale vent'anni dopo, e gli propone l'idea di una reunion degli Strange Fruits per l'occasione.
Parte così la vicenda narrata in Still Crazy, un must imperdibile per tutti coloro che amano il cinema e la musica rock. Brian Gibson, regista del film, dirige ottimamente una storia dove le disavventure dei protagonisti assumono spesso un carattere comico, il tutto sullo sfondo di una colonna sonora originale davvero notevole che vede coinvolti fra gli altri Mick Jones dei Foreigner e Chris Difford degli Squeeze.
Tony cerca di rimettere su la band con l'aiuto di Karen, un tempo assistente del gruppo e fidanzata del chitarrista Brian,  ma l'impresa non si rivela facile. Gli ex Fruits sono dei disperati che sbarcano il lunario come meglio possono, o personaggi che non riescono a vivere bene il presente attaccati come sono al ricordo dei fasti passati. Tutti comunque lontani anni luce dalle star del rock che erano negli anni '70. All'appello poi mancano i fratelli Lovell, morti uno di overdose e l'altro (Brian appunto, chitarrista geniale e stella della band) per cause non meglio definite.
Tra litigi e discussioni, la tourné che dovrebbe rilanciarli non decolla e il progetto sembra destinato ad un misero fallimento quando un improvviso ed insperato ritorno di Brian (che aveva inscenato la sua morte) sembra mettere le cose sulla strada giusta......
Girato senza stelle di prima grandezza ma con un manipolo di buoni attori (Billy Nighy e Timothy Spall su tutti, negli esilaranti ruoli rispettivamente del cantante con il complesso degli anni che avanzano e del batterista completamente fuori di testa), Still Crazy riesce in pieno nel suo scopo e cioè trasmettere l'essenza del rock, la musica come veicolo di elevazione anche e soprattutto per chi sembra non avere molte possibilità dalla vita.
Gibson ripropone con molta fedeltà lo spirito delle bands dei seventies, e se è vero che il fatto reale che ispirò la pellicola fu il ritorno degli Animals sulla scena è altrettanto vero che gli Strange Fruits potrebbe essere una qualunque delle band che impazzarono in quegli anni (i Free, piuttosto che i Mott The  Hoople - che vengono pure citati in una scena iniziale- o gli Sweet, gli Slade o altri ancora).
Di sicuro anche nei personaggi della band non si può non notare un richiamo ai reali protagonisti della scena di quegli anni: il cantante sembra una versione cialtronesca di David Bowie, la figura di Brian Lovell è modellata su quella di Syd Barrett (per i pochi che non lo sapessero il mitico fondatore dei Pink Floyd), il bassista ricorda il compassato John Entwistle mentre il batterista Beano sembra una via di mezzo tra Bonzo Bonham e Keith Moon.
Da vedere assolutamente se il rock per voi non è solo musica ma anche un modo di pensare.

Sulla trama

"Se gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, i batteristi vengono da Plutone"

Sulla colonna sonora

Uno dei punti di forza del film, niente riproposizioni di brani celebre ma una serie di canzoni originali alcune davvero molto belle (The Flame Still Burns su tutte) 

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