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Giovani streghe

Regia di Andrew Fleming vedi scheda film

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La recensione su Giovani streghe

di arkin
6 stelle

Al di sopra della media delle commedie o degli horror giovanili, questo "Giovani streghe"si distingue almeno per due cose che mancano completamente ad altre opere del genere o pensate per un pubblico di teen-ager: attori piuttosto bravi, ed un significato che esce dai soliti stereotipi moralisti: infatti, l'opera potrebbe  tranquillamente venir letta in chiave psicologica, spogliata da ogni elemento magico, come una vicenda di maturazione interiore, e passaggio all'età adulta di quattro "future donne", alle prese coi problemi dell'adolescenza, e della ricerca di un'identità, in mezzo a povertà, bullismo, atti di razzismo, e il senso di "impotenza" che può portare molti giovani a preferire la morte ad un confronto coraggioso e forte verso l'indipendenza e le contraddizioni della crescita e della definizione di un'identità forte. 
Anche se a tratti l'opera banalizza i propri contenuti, a volte riesce invece a farci apprezzare il tentativo di voler "dire qualcosa" che va aldilà dei consueti stereotipi su "bene e male" proposti da molti film(soprattutto recenti) di questo tipo, come ad esempio "Twilight", che quanto a contenuti è proprio l'antitesi della morale finale di "Giovani streghe": un'eroina depressa che sceglie l'eterna vampirizzazione e la dipendenza da un compagno che la "salva" e la sposa(come una Cenerentola dark) è ben lontana dalla figura affrancata di Sarah, che si libera delle proprie paure, insicurezze e dolori, diventando consapevole della propria forza ed indipendenza, senza bisogno di alcun principe o "potere superiore" che la salvi. 
Costruttivo, quindi, il film di Fleming, prende le distanze anche dal consueto "arrivo del Bene" in una forma religiosa classica, mantenendo intatto il suo animo da religione Wicca, più basato sull'accettazione dell'uso delle forze interiori per il bene o per il male(senza dare cioè valori assoluti alle emozioni o alle azioni), che su una netta distinzione tra "essenza buona" ed "essenza cattiva" assolutiste. Anche se la cosa, senza scomodare la Wicca, potrebbe benissimo essere interpretata in chiave psicanalitica. 
Bravi gli attori: Fairuza Balk ha un volto "punk"grintoso ed aggressivo, ed una recitazione impulsiva e spontanea, Neve Campbell e Skeet Ulrich si preparano per "Scream", mentre Robin Tunney, che ritroveremo in diversi telefilm(come "Prison Break") ha un bel viso forte ed intelligente. 

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