Regia di Andy Wachowski, Larry Wachowski vedi scheda film
Un film che è parte della storia della fantascienza, e che non a caso è stato musa ispiratrice di numerose altre pellicole (per non parlare dei due sequel). In una struttura ad incastro tra mondo reale e realtà virtuale, simile al più complesso dei quadri di Escher, si ha una sorta di ubriacatura sensoriale, di spaesamento da ogni conseguenzialità logica, da dinamiche lineari e prevedibili. Ciò magari va a discapito della trama, che si riavvolge e si dipana in più rimandi, lasciando lo spettatore quasi appeso in verticale su una liscia superficie di vetro. Come in un gioco di rimandi ed eterne trasformazioni, lo spazio tra realtà e finzione (o meglio tra realtà vissuta e virtuale) diventa così quasi un concentrato di eccessi, spesso straniante più che risolutivo. Un film che chi ama il genere non può prescindere dall'aver visto almeno una volta, ma che ai meno avezzi lascerà forse un retrogusto di un cibo raffinato ma troppo saporito. Da consigliare la visione su grande schermo o su schermi adeguati, perchè uno degli ingredienti principali del film è proprio l'impatto visivo-sensoriale.
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