Regia di Fritz Lang vedi scheda film
All’infittirsi e complicarsi del narrato non corrisponde un’adeguata stratificazione degli assunti - arrivismo e corruzione nel mondo dell’informazione: il ritratto di un "giornalismo sciacallo" capace di tradurre in vittima persino un serial-killer è tanto cinico e spigliato quanto privo di affondi concreti. Il carosello dei personaggi è calibrato al milligrammo, non mancano le sequenze memorabili (la metro), ma l’indagine e l’epilogo lasciano inappagati. Sottostimato dai critici americani (non è certo un giallo classico) ma sopravvalutato dai nostrani (i capolavori di Lang sono altrove), ha un titolo memorabile.
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