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Woyzeck

Regia di Werner Herzog vedi scheda film

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La recensione su Woyzeck

di cheftony
7 stelle

"Quanto sei stupido, sei proprio stupido! Woyzeck, tu sei un brav'uomo, però, Woyzeck, non hai un briciolo di morale. [...] Voi avete avuto un bambino senza la benedizione della Chiesa."

"Come sarebbe "la natura"?! Cosa c'entra la natura?! Ah, è comodo dare la colpa alla natura! La natura...Non ho forse dimostrato che il muscolo constrictor della vescica è condizionato dalla volontà? La natura...Woyzeck...L'uomo è libero...a riuscire a trattenere l'urina! Non funziona come scusa! Ha già mangiato i suoi piselli, Woyzeck? Deve mangiare solo i piselli, se lo ricordi."


Franz Woyzeck, soldato tedesco dell'800, subisce le angherie di un suo superiore e del dottore che lo sottopone ad assurdi esperimenti pseudoscientifici, mentre il suo corpo e la sua psiche cominciano a dare segni di cedimento. Quando un giorno, quasi per scherzo, i due prepotenti gli mettono la pulce nell'orecchio dicendogli che la sua compagna ha un amante, Woyzeck crolla definitivamente e trova un atroce consiglio dalla Natura: "ammazzala!"...
In un'ora e un quarto, Woyzeck è al contempo un dramma della solitudine, dell'impotenza, dell'amoralità della morale borghese, del rapporto fra l'uomo e la Natura, del confine fra normalità e anormalità: è normale il capitano imbelle e fannullone, è normale il dottore che lancia un gatto dal terrazzo e costringe un soldato a cibarsi solo di piselli per mesi, ma per la società è invece anormale la disperazione di un Woyzeck, vittima di continui soprusi, che cerca di ribellarsi, che prova tacitamente ma inutilmente a farsi dare ascolto e consiglio dagli uomini "normali"; il commilitone Andres non riesce a capirlo e solo la desolata e incantevole natura al di fuori del villaggio gli fornisce delle risposte.
Bravissimo Herzog, come al solito un maestro con i paesaggi e con la colonna sonora, ma la vera marcia in più del film è Klaus Kinski, che "presta" a Woyzeck tutto il suo disperato dolore, fatto di occhi incavati, zigomi pronunciati, labbra grandi e tremolanti.

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